Perché lo screening per il tumore del colon-retto può salvare la vita?
Risponde Marco Soncini, direttore dell'unità operativa complessa di gastroenterologia, Asst Santi Paolo e Carlo di Milano e tesoriere dell'Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri (Aigo)
Lo screening del tumore colon-retto è indubbiamente un atto di sanità, di intervento pubblico e che di conseguenza dovrebbe essere seguito da tutti i cittadini italiani, laddove lo screening funziona, esiste. È molto semplice: noi tutti riceviamo in un età compresa tra i 50 e 69 anni e da oggi fino al 74, l'invito ad aderire a questa interessantissima, importantissima iniziativa di sanità pubblica, che è un po' il fiore all'occhiello dell'Italia. In cosa consiste: fondamentalmente riceviamo l'invito a ritirare presso le nostre farmacie un flaconcino per la raccolta del sangue occulto fecale e, se questo risulterà positivo, l'invito successivo ad effettuare la colonscopia. Questo vale nella maggior parte delle regioni, soltanto in Piemonte abbiamo invece nel sangue occulto fecale, l'invito ad eseguire nella stessa range di popolazione, la rettosigmoidoscopia. Una volta che noi abbiamo fatto questo sangue occulto fecale e ritrovato la positività, non è questo indicativo necessariamente di tumore, sia ben chiaro, ma certamente è indicativo che noi dobbiamo eseguire a questo punto una colonscopia per verificare la presenza di quelle che possono essere le alterazioni, dai polipi alle lesioni cancerose, che possono indurre praticamente questo sanguinamento. Perché lo screening è importante, quindi perché va a intercettare i tumori del colon fondamentalmente, anche in quelle condizioni che possiamo dire sono pre tumore, vale a dire ad esempio, il polipo che con la sua asportazione endoscopica, azzera di conseguenza il rischio di cancro del colon- retto. Quindi in base alla tipologia del polipo asportato, in base alla tipologia della lesione osservata, noi potremo indicare al nostro paziente i tempi certi per la sorveglianza successiva e in caso di negatività, tempi certi per ripetere gli esami per lo screening del cancro colon-retto. Si è documentata una chiara riduzione della mortalità per questa importante tipologia di tumore, basti pensare che il tumore colon-retto è il secondo tumore sia nell'ambito del sesso femminile, che nell'ambito nel sesso maschile. Quindi stiamo parlando di un tumore ahimé diffuso nella nostra popolazione.
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