Microadenoma ipofisario: quali le terapie più efficaci?
Risponde Annamaria Spada, direttore dell'unità operativa di endocrinologia e malattie metaboliche, ospedale Maggiore Policlinico di Milano
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Mi è appena stato diagnostico un microadenoma ipofisario secernente prolattina: è necessario sottoporsi a un intervento chirurgico?
Arianna B. (Terni)
Risponde Annamaria Spada, direttore dell'unità operativa di endocrinologia e malattie metaboliche, ospedale Maggiore Policlinico - Fondazione Ca' Granda di Milano
Il microadenoma ipofisario può essere un microadenoma che non secerne ormoni. Se di piccole dimensioni, l'atteggiamento può essere anche semplicemente quello del follow up con la risonanza magnetica, e quindi valutare nel tempo se questo fa parte della categoria dei microadenomi che tenderanno a crescere o quelli che resteranno micro per tutta la vita. Quindi prima cosa non essere precipitosi ed aggressivi da un punto di vista chirurgico. Se il micro adenoma ipofisario produce invece prolattina, anche questo è un evento abbastanza frequente, dobbiamo fare un trattamento con i farmaci dopaminergici che hanno un effetto sia di riduzione della secrezione di prolattina, e quindi di instaurare una normale funzione gonadica, sia di ridurre il volume fino addirittura a farlo sparire in alcuni casi. Altri casi estremamente rari sono il micro adenoma ACTH secernente che determina la malattia di Cushing e questo invece è una tematica complessa che a cui deve seguire una serie di approcci diagnostici abbastanza complessi e poi la chirurgia come trattamento finale.