Ipertensione: quanto incide lo stile di vita?
Fumo, alcol e alimentazione poco equilibrata possono determinare la comparsa precoce dell'ipertensione, come spiega Roberto Meazza, responsabile del centro ipertensione dlel'ospedale Maggiore Policlinico di Milano
L’ipertensione è essa stessa per definizione un fattore di rischio, noi sappiamo che i fattori di rischio cardio vascolari si possono dividere in modificabili, che sono quelli come l’ipertensione ad esempio su cui noi possiamo avere un’azione, quindi modificarli con la nostra condotta e su questo possiamo includere l’ipertensione, il sovrappeso, il diabete, il fumo, di sigaretta, il consumo di alcool e uno stile di vita sedentario, mentre ci sono dei fattori di rischio che non sono modificabili, cioè noi non possiamo intervenire su di essi perché sono il sesso, l’età e la famigliarità sulle quali non possiamo andare ad agire. È ovvio che agire su un fattore di rischio comportamentale come quelli che sono definiti modificabili significa avere uno stile di vita quanto più possibile sano, perché è logico che per poter modificare una dislipidemia, diabete o un sovrappeso uno stile di vita sano, cioè con un’alimentazione corretta e con il movimento e l’attività fisica, è la prima medicina a cui noi dobbiamo ricorrere in qualsiasi caso, tant'è vero che le linee guida, le stesse linee guida internazionali per la terapia dell’ipertensione, sostengono che di fianco a ogni terapia, di fianco a qualsiasi metodo farmacologico, ci debba sempre stare una terapia non farmacologica, che significa vita sana e alimentazione corretta.