In che modo si assume la cannabis terapeutica?
Risponde Vittorio Andrea Guardamagna, direttore dell'unità di cure palliative e terapia del dolore dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano e membro del comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi
Le vie di somministrazione della cannabis terapeutica sono molteplici: alcune scientificamente riconosciute e approvate con un decreto ministeriale anche in Italia, altre legate all'uso quotidiano e dunque riferite alle esperienze degli assuntori.
Tra le vie di somministrazione approvate, le più comuni sono quelle che prevedono l'assunzione di un olio per via sublinguale o orale, la preparazione di infusi, da assumere sempre per via orale, realizzati a partire da un'infiorescenza essiccata, via inalatoria tramite vaporizzatori autorizzati. È invece vietato fumare la cannabis a scopo terapeutico.
La comunità scientifica si sta comunque orientando verso un uso inalatorio e sublinguale della cannabis a scopo terapeutico, evitando l'assunzione per via orale classica. Questo perché il metabolismo che la cannabis subisce a livello epatico la rende inefficace e dunque priva di effetti.