Extrasistole: quando preoccuparsi?
A volte ci capita di sentire come delle farfalle al posto del cuore, di sentire delle palpitazioni, sentiamo che il ritmo del nostro cuore non è regolare, a volte sentiamo che batte regolarmente per alcuni secondi poi fa delle pause.
Tutti questi sono segnali che possiamo avere delle extrasistoli, sono dei battiti fuori ritmo, il nostro cuore invece che battere con regolarità anticipa una contrazione a una eccitazione in qualche area che comporta un battito fuori ritmo che noi chiamiamo extrasistoli, che possono nascere o a livello degli atri o dei ventricoli, due zone del cuore dove queste aritmie possono di fatto anche avere un significato diverso, possono essere isolate, possono essere accompagnati in coppia o in triplette, possono essere in sequenze di 4-5 anche più, allora si parla di tachicardia atriale o ventricolare.
Che disturbi ci possono dare? Chiaro, extrasistole isolate possono solo darci un poco di fastidio, ma come tali non sono particolarmente preoccupanti.
Possono diventare un problema quando si organizzano in tachicardie che possono persistere nel tempo in quanto accelerando l'attività del cuore questo può modificare la circolazione del sangue, la pressione, quindi dare dei disturbi in genere alle nostre condizioni cardiocircolatorie.
Quando si avvertono questi sintomi, occorre parlarne con il proprio medico, effettuare un elettrocardiogramma, meglio ancora poi una registrazione oltre nelle 24 ore e anche una prova da sforzo per vedere se lo sforzo le fa peggiorare o migliorare, questo ci aiuta a capirne la gravità.
Un ecocardiogramma può aiutare a capire come il cuore è strutturato e quali possono essere eventualmente le cause di queste aritmie e vanno gestite sempre insieme al proprio medico.