18-11-2016

Come ridurre l'esposizione agli estrogeni durante l'adolescenza?

L'esposizione agli estrogeni si può ridurre a partire dalla tavola. Parola ad Annamaria Spada, direttore dell'unità operativa di endocrinologia e malattie metaboliche, ospedale Maggiore Policlinico di Milano

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Mia ha avuto le prime mestruazioni a 9 anni. Il pediatra mi ha spiegato che l'età di comparsa del primo ciclo si sta progressivamente abbassando in risposta all'aumento di esposizione agli estrogeni: quali consigli può darmi per ridurne il contatto attraverso la dieta?

Serena B. (Lecce)

Risponde Annamaria Spada, direttore dell'unità operativa di endocrinologia e malattie metaboliche, ospedale Maggiore Policlinico - Fondazione Ca' Granda di Milano 

Se i segni sono quelli che si riscontrano con una certa frequenza, tipo appunto il telarca o pubarca, quindi la comparsa del bottone mammario, oppure la comparsa di qualche pelo in regione pubico, ascellare, questi sono segni, come abbiamo detto, che non devono assolutamente preoccupare, sono varianti della normalità, sono probabilmente legati alla esposizione a sostanze estrogeniche che sono ormai nel nostro ambiente, nel nostro nutrimento, in maniera direi incontrollata e difficilmente controllabile, possiamo suggerire alcuni semplici, come si può dire, non certamente terapie, ma insomma tentativi di limitare questo tipo di processo per esempio eliminando alcuni carni che sappiamo più frequentemente contenere estrogeni, tipo le carni bianche e quindi limitarci a questo. Una buona cosa, sia per questo motivo che per altri motivi di salute generale, è evitare il sovrappeso. Noi sappiamo che il tessuto adiposo fa estrogeni, è uno dei suoi lavori, e quindi sia nel maschio che nella femmina, il tessuto adiposo può provocare un eccesso di esposizione estrogenica, quindi controllare il peso nei bambini.

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