Bartolo: «Attraverso la scienza possiamo divulgare la solidarietà»
Il direttore del poliambulatorio di Lampedusa: «Il grido di dolore è quotidiano, ma possiamo ridurlo anche grazie ai giovani ricercatori»
Il dottor Pietro Bartolo alla cerimonia di consegna delle borse di ricerca della fondazione Veronesi 2017. Lo scorso novembre, la conferenza mondiale Science for Peace è dedicata ai migranti, all’Europa, lei ha emozionato la platea. Era un incontro fortemente voluto dal professor Umberto Veronesi, qual è il senso della sua partecipazione qui? Cosa possano la scienza e la ricerca fare per i grandi temi del nostro tempo come l’immigrazione? Intanto sono contento di essere qui oggi, sono onorato di essere qui e orgoglioso anche, il credo che ha la scienza, il mondo della cultura, quindi quello scientifico, può dare un contributo veramente importante nei confronti di questi temi, temi che oggi sono quanto mai attuali, parliamo dell'immigrazione, perché attraverso la scienza si può sicuramente divulgare questo messaggio, messaggio che viene quasi come un grido di dolore da parte di queste persone che vengono dall'altra parte del Mediterraneo e che incontrano quelle persone, la porta d’Europa, i lampedusani, la Sicilia, l’Italia, che cercano di dare tutto quello che è possibile nei confronti di queste persone e dando sicuramente un'immagine dell'uomo buono, dell'umanità e non di quelli che chiudono le porte, non di quelli che fanno trovare un filo spinato. La scienza sicuramente può aiutare tantissimo a divulgare questo messaggio, lo abbiamo fatto attraverso tantissimi mezzi, attraverso i film e quindi il mondo della cultura del cinema, attraverso il libro, attraverso a tutte quelle testimonianze, siamo riusciti a portare un po’ questo messaggio in tutto il mondo, anche attraverso la scienza. Io ci credo tantissimo e spero che tutti insieme possiamo mettere fine a questa vergognosa pagina della storia dell'umanità.