Patè d'orzo
Antipasto
Ottimo come antipasto estivo o servito a cubotti sopra un super letto di insalata trevisana e rucola
per 4 persone
500 g di spinaci freschi
2 cipolle
250 g di orzo perlato
3 cucchiai di farina integrale
5 foglie di salvia
zenzero fresco grattugiato
100 g di pinoli
1 cucchiaio di salsa di soia
olio extravergine di oliva
sale
pepe
L’ho acquistato, ne ho letti gli ingredienti e l’ho «reinventato»… a voi il mio paté d’orzo! Ottimo come antipasto estivo o servito a cubotti sopra un super letto di insalata trevisana e rucola.
L’orzo è ricco di ferro, calcio, fosforo e vitamine del gruppo B. Ha una forte azione espettorante, emolliente e calmante, oltre a essere un'ottima fonte di carboidrati complessi. Su questo sito la Fondazione Veronesi fra l'altro suggerisce questa ricetta nutriente e supermorbida a chi ha problemi di disfagia (per saperne di più e avere consigli utili leggete qua).
Buon appetito!
Preparazione
Lessate l’orzo perlato (i tempi di cottura variano di molto in base alla casa produttrice: regolatevi con ciò che trovate scritto sulla confezione) in acqua salata con la salsa di soia e quindi scolatelo.
Nel frattempo cuocete gli spinaci freschi con un filo d’acqua e sale. L’acqua deve solo bagnare gli spinaci: non devono esserne ricoperti. Preserveremo così vitamine e sali minerali. Prelevateli, fateli raffreddare all’aria, strizzateli con le mani e lasciateli sgocciolare. Mondate le cipolle e tritatele.
Fatele appassire in una padellina antiaderente con un filo di olio extravergine di oliva e le foglie di salvia spezzettate grossolanamente con le dita.
Pepate leggermente.
Riunite tutto nel frullatore (orzo lessato, spinaci e cipolle aromatizzate), aggiungete un paio di cucchiai d’olio e frullate. Al composto ottenuto amalgamate la farina integrale, i pinoli e lo zenzero fresco grattugiato (la quantità dipende dal vostro gradimento… potete anche non metterlo). Assaggiate e aggiustate di sale se necessario.
Mettete il composto in uno stampo e infornate a 200 °C per 30 minuti.
Lasciate poi raffreddare per bene. È ottimo dopo almeno 5 ore di frigorifero.
I contenuti di queste pagine sono in parte presi dai libri “I Magnifici 20” e “Le ricette dei Magnifici 20” di Marco Bianchi, editi da Ponte alle Grazie (collana Il lettore goloso di Allan Bay)