Capunatina di melanzane
Secondo piatto
Dalla Sicilia con sapore. Melanzane, uvetta, olive e mirtilli, e tante verdure per una versione più leggera della tradizione
per 4 persone
• 1 cucchiaiata di uvetta
• 1 cucchiaio di mirtilli disidratati
• 600 g di melanzane
• 1 gambo di sedano bianco
• 1 cipolla
• 10 foglie di basilico
• 200 g di pomodori
• 1/2 bicchiere di aceto di mele
• 1 cucchiaio di zucchero jntegrale di canna
• 1 cucchiaiata di capperi sottaceto
• 1 cucchiaiata di pinoli
• 50 g di olive verdi denocciolate
• 1 cucchiaioi di olio evo
• sale e pepe
PER LA PANATURA
• 200 g di farina di mais fioretto
• 300 g di farina di riso
Fate ammollare l’uvetta e i mirtilli disidratati in poca acqua tiepida per 20 minuti, quindi strizzateli e metteteli ad asciugare su un foglio di carta assorbente.
Lavate le melanzane, mondatele e riducetele a cubetti; pulite il sedano, eliminando i filamenti, e tagliatelo a tocchetti di circa 3 centimetri di lunghezza.
Preparate la panatura mescolando le due farine e rotolatevi le melanzane e il sedano, che mano a mano disporrete su una teglia foderata di carta forno.
Nebulizzate con olio evo e infornate a 200 gradi per 30 minuti: a questo punto, saranno dorati e croccanti.
Nel frattempo, occupatevi degli altri ingredienti: affettate la cipolla; spezzettate le foglie di basilico; lavate e tagliate i pomodori a filetti. Raccogliete tutto in una padella antiaderente e fate saltare per qualche minuto a fuoco vivace con un paio di cucchiaiate d’acqua. Poi, abbassate la fiamma, unite 1 cucchiaio d’olio, l’aceto, lo zucchero, i capperi ben risciacquati, i pinoli, l’uvetta, i mirtilli, le olive, il sedano, le melanzane e lasciate insaporire per 10 minuti circa. Infine, regolate di sale e di pepe, mescolate bene e proseguite la cottura per qualche altro minuto, poi spegnete la fiamma e attendete che la capunatina si raffreddi prima di servirla.
La versione originale
La parola chiave della ricetta tradizionale e “frittura”: prima le melanzane e il sedano vengono fritti in abbondante olio bollente, poi lo stesso olio viene riutilizzato in parte per soffriggere la cipolla. Potevo forse rimanere inerte di fronte a cotanto unto, per quanto delizioso al palato? Certo che no, ed ecco perche la prima frittura e diventata cottura in forno e la cipolla soffrigge “alla Marco Bianchi”, in acqua, per fare la conoscenza di un filo d’olio solo dopo. E cosi anche la capunatina e amica della salute!