Baccalà in teglia
Secondo piatto
Dal Molise un secondo che incorona il pesce al forno. Per un pieno di acidi grassi insaturi buoni per il cuore
per 4 persone
- 50 g di uvetta
- 700 g di baccalà già ammollato
- 200 g di mollica di pane integrale
- 2 peperoni sottaceto
- 80 g di pinoli
- 5 foglie di alloro
- 2 rametti di aneto
- olio evo
Fate ammollare l’uvetta in poca acqua tiepida per una ventina di minuti. Nel frattempo, tagliate il baccalà ricavando tanti pezzi lunghi 4 centimetri, che laverete e asciugherete con cura; sbriciolate la mollica di pane; sciacquate e riducete i peperoni a pezzettini; strizzate l’uvetta.
Ponete ora la mollica in una ciotola e mescolatela con 1 cucchiaio d’olio, i pinoli, i peperoni, una foglia di alloro, l’aneto e l’uvetta. Lasciate riposare il composto.
Disponete le rimanenti 4 foglie di alloro sul fondo di una pirofila leggermente oliata, posizionate sopra i pezzi di baccalà e conditeli con un filo d’olio. Cospargete con il composto messo da parte, un altro giro d’olio e infornate a 180 gradi per 30 minuti.
Quando mancheranno 5 minuti alla fine della cottura, coprite la pirofila con un foglio di carta stagnola, così il pesce rimarrà morbido.
Cuocere il pesce in forno è il modo migliore per preservare i grassi insaturi, ma non solo: richiedendo meno condimento di altri tipi di cotture (sto pensando per esempio a quella in padella), permette di portare in tavola cibi più light e di esaltarne al massimo il gusto.
Questa ricetta, di origine molisana, è tratta da La mia cucina italiana, di Marco Bianchi, Mondadori