Donarsi alla scienza
Dal febbraio del 2020 è in vigore in Italia una nuova legge che consente, a chi lo desideri, di donare il proprio corpo dopo la morte alla ricerca scientifica e alla formazione dei medici. È un passo avanti importante, perché consentirà finalmente di avere anche nel nostro Paese migliori percorsi di formazione per medici, specializzandi e chirurghi, e di far avanzare la ricerca scientifica a favore del progresso delle conoscenze e della salute di tutti. L’entrata in vigore di questa legge rappresenta un passo avanti anche per tutti i cittadini, perché ci permette di compiere nuove scelte ampliando la sfera della nostra autodeterminazione. Tuttavia, ogni libertà, per essere esercitata, richiede un certo grado di consapevolezza. A differenza della donazione degli organi per fini di trapianto, infatti, per donare il proprio corpo bisogna depositare un’apposita dichiarazione di consenso, esattamente come già avviene anche per le DAT, e cioè per le “dichiarazioni anticipate di trattamento” o “testamento biologico”. La donazione del corpo post mortem alla scienza, quindi, può avvenire solo se è il frutto di una scelta libera e consapevole da parte della persona donatrice. In questo quaderno troverete tutte le informazioni relative a questa pratica oggi possibile anche nel nostro Paese