Comitato Etico Fondazione Veronesi - 2020 - Parere Gene-Drive
Attualmente, sono in fase avanzata di sperimentazione nuove biotecnologie che utilizzano le più recenti tecniche di editing del genoma, come CRISPR-Cas9, e che sfruttano un meccanismo di propagazione genetica chiamato gene-drive.
I gene-drive, (o driver genetici), sono sistemi a eredità sbilanciata nei quali viene aumentata l’abilità di un elemento genetico di passare da un genitore alla prole. Grazie a queste biotecnologie è possibile creare in laboratorio delle zanzare geneticamente modificate le quali, liberate nell'ambiente, hanno la capacità di modificare in breve tempo il genoma dell’intera popolazione delle zanzare-vettore, rendendole sterili o incapaci di trasmettere la malaria.
Secondo gli studi compiuti, l’utilizzo di queste biotecnologie potrebbe risolvere la piaga della malaria in modo definitivo e a costi relativamente contenuti, salvando così la vita a milioni di persone. Le stesse caratteristiche che rendono le biotecnologie a base gene-drive un potenziale strumento di salute pubblica così efficace e potente, però, sollevano anche importanti domande etiche, sociali e politiche riguardo i loro potenziali rischi.
Primo, perché tali tecnologie non sono mai state adottate in scenari reali e su ampia scala. Secondo, perché una volta rilasciate nell’ambiente le mutazioni propagate attraverso gene-drive sono difficili da controllare e di fatto irreversibili, almeno nel breve periodo.
In tale contesto, il Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi ritiene importante analizzare le diverse ragioni etiche a favore o contrarie allo sviluppo di biotecnologie che utilizzano meccanismi di gene-drive da impiegare nella lotta contro la malaria.