Ruiu Roberto

Note biografiche:

• Nato ad Alghero (SS) nel 1989
• Laureato in Biotecnologie Molecolari presso l’Università degli Studi di Torino
• PhD in Medicina Molecolare presso l’Università degli Studi di Torino

2023

Ruolo di xCT nella generazione della nicchia pre-metastatica

La formazione di metastasi, principale causa di morte nel tumore al seno, è un processo biologico complesso regolato da diversi fattori. Uno di questi è la creazione, da parte del tumore, della cosiddetta nicchia pre-metastatica, cioè un ambiente favorevole alla sua propagazione in organi distanti. Grazie a studi recenti si è osservato che la proteina xCT è presente nelle cellule di carcinoma al seno e ha un ruolo determinante nella formazione di metastasi, oltre a influenzare significativamente la composizione della nicchia pre-metastatica. Recenti studi suggeriscono inoltre che xCT regoli il rilascio e il contenuto delle cosiddette vescicole extracellulari: queste funzionano come “messaggeri” e possono avere un ruolo nella generazione della nicchia pre-metastatica. Obiettivo dello studio sarà stabilire se la proteina xCT regoli effettivamente il rilascio di vescicole da parte delle cellule tumorali e, se questo meccanismo fosse confermato, valutare un nesso di causa-effetto tra la presenza delle vescicole e la formazione della nicchia pre-metastatica – il primo passo nella disseminazione del tumore. Comprendere i meccanismi che legano xCT alla fase iniziale delle metastasi potrebbe rivelare nuovi bersagli terapeutici e migliorare la prognosi per le pazienti con tumore al seno avanzato.

Dove svilupperà il progetto:

Università degli Studi di Torino

Area

Oncologia

2022

Colpire xCT per migliorare l’immunoterapia del tumore al seno

Gli inibitori dei checkpoint immunologici (ICI) hanno rivoluzionato il panorama dei trattamenti oncologici nell’ultimo decennio, poiché permettono di “sbloccare” le cellule del sistema immunitario così da aggredire il tumore in modo efficace. Alcune neoplasie, tuttavia, sono definite immunologicamente “dormienti” e non rispondono in maniera efficace agli ICI: tra queste c’è il carcinoma al seno. Chemio e radioterapia possono indurre una morte cellulare “immunogenica” nel tumore (che attiva cioè una risposta immunitaria), e potrebbero quindi migliorare l’efficacia degli ICI, ma sono accompagnate da importanti effetti collaterali. Obiettivo del progetto sarà utilizzare una strategia che colpisca le cellule tumorali inducendo una morte cellulare immunogenica, migliorando così l’efficacia del trattamento con ICI. Per farlo verrà usato un farmaco in grado di inibire la molecola xCT (conosciuta per la sua funzione pro-tumorale) insieme agli inibitori dei checkpoint immunologici – impiegando dei modelli animali murini. I risultati di questa ricerca potrebbero porre le basi per l’utilizzo di terapie anti-xCT insieme agli ICI nel tumore del seno, migliorando l’efficacia del trattamento e aumentando le opzioni terapeutiche a disposizione dei pazienti.

Dove svilupperà il progetto

Università degli Studi di Torino

Area

Oncologia
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