Bellet Marina Maria

NOTE BIOGRAFICHE

• Nata a Milano nel 1977
• Laureata in Medicina e Chirurgia
all’Università degli Studi di Perugia
• PhD in Patologia Clinica all’Università degli Studi di Perugia

Qual è l'ora giusta per assumere gli antitumorali? La ricerca di Marina Bellet (leggi l'intervista)

2019

Meccanismo di azione circadiana dei farmaci antitumorali

Le funzioni svolte dalla maggior parte delle cellule del corpo umano tendono a seguire un preciso ritmo nell’arco delle 24 ore, chiamato ritmo circadiano: un "orologio biologico" che permette al nostro organismo di adattarsi all'alternanza di luce e buio. Tra le attività biologiche regolate in maniera circadiana c’è il metabolismo dei farmaci: somministrare cure a diversi orari del giorno determina variazioni notevoli di efficacia e tossicità. L'obiettivo del progetto è stabilire come il sistema circadiano controlli le vie metaboliche di attivazione e detossificazione dei farmaci antitumorali. L'ipotesi principale è che alcuni enzimi regolatori del metabolismo dei farmaci nel fegato e nell’intestino siano controllati in maniera circadiana, direttamente o tramite la mediazione della flora intestinale, che contribuisce sensibilmente alla metabolizzazione dei farmaci. L'analisi dei "ritmi" del metabolismo indirizzerà verso strategie innovative di intervento farmacologico, individuando l'orario ottimale per ciascun trattamento, in modo da garantire la massima efficacia e tollerabilità, e aprendo la strada allo sviluppo di nuove categorie di farmaci antineoplastici.

DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO:

Università degli Studi di Perugia

Area

Oncologia

2018

Meccanismo di azione circadiana dei farmaci antitumorali

Le funzioni svolte dalla maggior parte delle cellule del corpo umano tendono a seguire un preciso ritmo nell’arco delle 24 ore, chiamato ritmo circadiano: un orologio biologico che permette al nostro organismo di adattarsi all'alternanza di luce e buio. Tra le attività biologiche regolate in maniera circadiana c’è il metabolismo dei farmaci: somministrare cure a diversi orari del giorno determina variazioni notevoli di efficacia e tossicità. Su questo si basa la cronoterapia, cioè la somministrazione di ciascun farmaco a uno specifico orario, quando è massima l’efficacia e sono minimi gli effetti collaterali.

L'obiettivo del progetto è stabilire come il sistema circadiano controlli le vie metaboliche di attivazione e detossificazione di alcuni farmaci antitumorali. L'ipotesi principale è che alcuni enzimi epatici regolatori del metabolismo dei farmaci siano controllati in maniera circadiana, direttamente o tramite la mediazione della flora intestinale, che contribuisce sensibilmente alla metabolizzazione dei farmaci in fegato e intestino.

L'analisi dei ritmi del metabolismo indirizzerà verso strategie innovative di intervento farmacologico, individuando l'orario ottimale per ciascun trattamento, in modo da garantire la massima efficacia e tollerabilità, e aprendo la strada allo sviluppo di nuove categorie di farmaci antineoplastici. Il progetto prosegue dunque lungo il solco inaugurato nel 2016 e definirà come il nostro orologio biologico influenza efficacia e tossicità di alcuni farmaci antitumorali, per somministrarli al giusto orario.

 

Area

Oncologia

2017

Meccanismo di azione circadiana dei farmaci antitumorali

Le funzioni svolte dalla maggior parte delle cellule del corpo umano tendono a seguire un preciso ritmo nell’arco delle 24 ore, chiamato ritmo circadiano: un "orologio biologico" che permette al nostro organismo di adattarsi all'alternanza di luce e buio. Alterare i ritmi circadiani ha profonde conseguenze sulla salute e può favorire l’insorgere di svariate malattie, incluso il cancro. La cronoterapia si riferisce alla somministrazione di ciascun farmaco a uno specifico orario del giorno, quando è massima l’efficacia e sono minimi gli effetti collaterali. In particolare l'orario di somministrazione dei farmaci antitumorali è un fattore importante in grado di modificarne ampiamente sia la tollerabilità sia l'efficacia, ma i processi cellulari alla base di queste differenze sono ancora poco conosciuti.


Lo scopo del progetto è definire il meccanismo molecolare di azione circadiana di alcuni farmaci antineoplastici. L'ipotesi principale è che specifiche proteine del sistema circadiano abbiano un ruolo nel regolare le risposte cellulari alla chemioterapia, e che i prodotti di noti oncogeni e gli enzimi epatici regolatori del metabolismo dei farmaci siano controllati direttamente dal sistema circadiano. Comprendere i sistemi di regolazione circadiana della progressione tumorale e della risposta ai farmaci potrà contribuire a migliorare l'efficacia e la tollerabilità della chemioterapia convenzionale con somministrazioni che seguano i ritmi circadiani fisiologici, nonché a sviluppare nuovi farmaci in grado di "resettare" il sistema circadiano quando questo è alterato.

2016

Meccanismo di azione circadiana dei farmaci antitumorali 

Le funzioni svolte dalla maggior parte delle cellule del corpo umano tendono a seguire un preciso ritmo nell’arco delle 24 ore, chiamato ritmo circadiano: un “orologio biologico” che permette al nostro organismo di adattarsi all’alternanza di luce e buio. Alterare i ritmi circadiani ha profonde conseguenze sulla salute e può favorire l’insorgere di svariate malattie, incluso il cancro. La cronoterapia si riferisce alla somministrazione di ciascun farmaco a uno specifico orario del giorno, quando è massima l’efficacia e sono minimi gli effetti collaterali. In particolare l’orario di somministrazione dei farmaci antitumorali è un fattore importante in grado di modificarne ampiamente sia la tollerabilità sia l’efficacia, ma i processi cellulari alla base di queste differenze sono ancora poco conosciuti.

Lo scopo del progetto è definire il meccanismo molecolare di azione circadiana di alcuni farmaci antineoplastici. L’ipotesi principale è che specifiche proteine del sistema circadiano abbiano un ruolo nel regolare le risposte cellulari alla chemioterapia, e che i prodotti di noti oncogeni e gli enzimi epatici regolatori del metabolismo dei farmaci siano controllati direttamente dal sistema circadiano. Comprendere i sistemi di regolazione circadiana della progressione tumorale e della risposta ai farmaci potrà contribuire a migliorare l’efficacia e la tollerabilità della chemioterapia convenzionale con somministrazioni che seguano i ritmi circadiani fisiologici, nonché a sviluppare nuovi farmaci in grado di “resettare” il sistema circadiano quando questo è alterato.

DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO:

Università degli Studi di Perugia

Area

Oncologia
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