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Fumo
Donatella Barus
pubblicato il 23-12-2023

Stick per riscaldatori di tabacco: rischi per i bambini



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Nota del Ministero della Salute sugli stick Terea Smartcore per IQOS Iluma: contengono una lamina in metallo tagliente. Solo a Milano in 5 mesi 19 casi di ingestione accidentale fra bambini

Stick per riscaldatori di tabacco: rischi per i bambini

C’è una piccola lamina di metallo, all’interno di alcuni stick per riscaldatori di tabacco, che può essere pericolosa in caso ad esempio di ingestione accidentale. Rischio remoto? Meno remoto di quanto vorremmo. Più che concreto, secondo il Ministero della Salute che in una nota ha riportato i dati del solo Centro Antiveleni di Milano: 21 pazienti, di cui dieci di età inferiore ai 12 mesi, curati per ingestione di questi stick fra luglio e novembre 2023. I prodotti in questione sono gli stick di tabacco Terea Smartcore Sticks™ per il dispositivo IQOS Iluma, prodotto da Philip Morris.

 

I RISCHI E LE AVVERTENZE CHE NON BASTANO

La lamina metallica all’interno serve ad attivare l’induzione elettromagnetica che porta a riscaldare il tabacco. Uno dei problemi rilevati è che questi stick sono molto piccoli, quindi più facilmente maneggiabili e ingeribili da bambini. Il rischio della lamina si aggiunge in questi casi a quello della nicotina, tossica. Sulle confezioni c’è scritto: “Attenzione. Non ingerire o smontare. Questo prodotto contiene parti metalliche taglienti che possono causare gravi lesioni se ingerite. Tenere fuori dalla portata dei bambini”. Sufficiente? No, stando ai fatti e all'allarme già sollevato da Altroconsumo, con la giornalista Stefania Villa (vincitrice del premio giornalistico Tabacco e salute 2023) che riportava dei casi già documentati all’estero e in Italia, del pericolo anche per gli animali domestici e dell’efficacia limitata dell’avvertenza in etichetta, «illeggibile, se adulti e operatori sanitari non ne sono consapevoli, è più difficile intervenire in modo tempestivo».

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I CASI DI INGESTIONE ACCIDENTALE

Il Ministero della Salute ha ricordato che «in caso di ingestione, anche solo sospetta, non solo di tabacco, ma anche della lamina metallica, il bambino deve essere ospedalizzato e sottoposto ad esami appropriati per verificare un’intossicazione da nicotina o eventuali lesioni da taglio». Dei 21 pazienti segnalati dal Centro Antiveleni di Milano fra luglio e novembre 2023, riporta la nota ministeriale, «19 sono stati ospedalizzati mentre per 2 pazienti la “lametta” è stata trovata tra i vestiti e non è stata necessaria l’ospedalizzazione. Dei 19 pazienti ospedalizzati 17 sono stati sottoposti a Rx addome e 3 Rx sono risultate negative per la presenza della “lametta” metallica. Quattordici pazienti erano sintomatici e 5 pazienti hanno avuto dai 3 ai 6 episodi di vomito ripetuto. Due bambini sono stati sottoposti a esofagogastroduodenoscopia (EGDS) e in alcuni casi in alcuni casi il chirurgo ha ritenuto di tentare la rimozione endoscopica, procedura che ha richiesto la sedazione e il ricovero in osservazione. Un bambino ha riportato lesioni da taglio del pilastro tonsillare e della mucosa geniena ed è stata necessaria la sedazione per eseguire la fibroscopia in narcosi».

 

CHE FARE

In conclusione, è importante che gli operatori sanitari siano informati di questo rischio potenziale, così come gli utilizzatori del prodotto, che devono prestare attenzione a non lasciare stick e riscaldatori a portata di mano di bambini o adulti con fragilità cognitive, animali domestici, non devono naturalmente abbandonarli per strada o nell’ambiente ma smaltirli fra i rifiuti indifferenziati.

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Donatella Barus
Donatella Barus

Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.


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