NanoDetect, un nuovo strumento diagnostico per i tumori pancreatici
Nel sangue dei pazienti affetti da un tumore si possono trovare, assieme alle proteine normalmente più abbondanti (ad esempio l’albumina), un insieme di proteine poco concentrate e difficilmente rilevabili, tipiche degli stadi di insorgenza della malattia: queste proteine possono quindi essere potenzialmente utilizzate come biomarcatori. Lo scopo di questo lavoro è creare un metodo sicuro, riproducibile ed economico per “concentrare” i biomarcatori ematici del tumore del pancreas e renderne più facile la misurazione.
Questo permetterà lo sviluppo di uno strumento di diagnosi di tumore pancreatico basato sulla rilevazione di cambiamenti minimi delle concentrazioni di proteine del sangue. Il dispositivo, che si chiamerà “NanoDetect”, si baserà sull’ossido di grafene (GO), un materiale sottilissimo derivato dalla grafite e in grado di far sì che, una volta immerso nel sangue, le proteine presenti si concentrino su di esso. Lievi modifiche dei gruppi chimici superficiali del GO consentono di modulare finemente la concentrazione e la varietà delle proteine assorbite: il GO può quindi essere prodotto con una superficie progettata al fine di evitare ad esempio il legame con l’albumina e incrementare l’adesione di proteine meno abbondanti. NanoDetect aprirà dunque nuove possibilità per effettuare diagnosi precoci e interventi chirurgici tempestivi.
Verrà messo a punto un nuovo dispositivo per la diagnosi precoce dei tumori del pancreas attraverso la concentrazione e l’analisi di marcatori nel sangue.
DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO:
Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma