Effetti dell’inibizione di LSD1 nelle cellule staminali di glioblastoma
Il glioblastoma multiforme è il tumore cerebrale associato al maggior tasso di mortalità. L’attuale terapia consiste nella resezione chirurgica, seguita da radioterapia e chemioterapia con temozolomide. L’eterogeneità del tumore rappresenta una delle cause del fallimento delle terapie in uso: questi tumori sono costituiti da diversi tipi cellulari, tra cui cellule con caratteristiche simili alle cellule staminali e in grado di propagare il tumore chiamate “Cellule Inizianti il Tumore”.
Questo studio è volto all’identificazione di nuove molecole di sintesi da utilizzare per la terapia antitumorale in grado di inibire LSD1, una proteina altamente espressa in differenti tipi di tumore. Il fine è quello di identificare molecole in grado di essere efficaci anche sulle cellule staminali che normalmente non rispondono ai chemioterapici, e che abbiano caratteristiche farmacologiche migliori rispetto ai trattamenti attualmente in uso in clinica.
Per far ciò, il progetto partirà dal caratterizzare l’espressione di LSD1 nel glioblastoma, verificando una possibile correlazione tra l’espressione della proteina e la sopravvivenza dei pazienti. Si andrà poi a studiare la funzione biologica di LSD1 nelle cellule inizianti il tumore di glioblastoma, determinando la capacità dell’inibitore di LSD1 di bloccare la comparsa del tumore o di rallentarne la crescita. Verrà analizzato il genoma dei glioblastomi per identificare i mediatori molecolari coinvolti nella attività biologica di LSD1. Infine si valuterà il potenziale effetto terapeutico dell’associazione dell’inibitore di LSD1 con la temozolomide.
DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO:
Istituto Europeo di Oncologia, Milano