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Non esistono super cellule. Esiste la ricerca

Una cura per ogni forma di tumore non esiste. Il sensazionalismo non fa mai bene a chi sta combattendo la malattia

Non esistono super cellule. Esiste la ricerca

Quando una persona o un famigliare riceve una diagnosi di tumore, una delle prima azioni che si compie è quella di reperire sul web più informazioni possibili sulla malattia. E' curabile? Qual è il miglior dottore? Quante possibilità ho di guarire?

Nel mare delle informazioni in cui siamo inondati, e non parliamo solo di tumori bensì di salute in tutte le sue forme, è difficile contestualizzare quanto letto riuscendo ad adattarlo al nostro caso. In tutto ciò non aiutano quegli articoli dai titoli sensazionalistici come, ad esempio, "Scoperta una super cellula che potrebbe curare tutti i tipi di cancro". E ancora: "Uccide la maggior parte di metastasi, nuovo trattamento a taglia unica".

Notizie come queste si susseguono ciclicamente. Alla base c'è sempre una ricerca e spesso questa è anche pubblicata su riviste prestigiose. La differenza però è tutta in come viene spiegata. Ultima in ordine di tempo è quella della scoperta di una nuova proteina (MR1), presente su alcune cellule del nostro sistema immunitario, capace di indirizzare l'attacco contro il tumore risparmiando le cellule sane. Il tutto è stato realizzato a livello pre-clinico in modelli di laboratorio.

Il principio di funzionamento è molto simile a quello delle Car-T, terapie che stanno rivoluzionando la cura di alcuni tumori del sangue particolarmente resistenti alle terapie tradizionali. Per arrivare a svilupparle ci sono voluti anni di ricerca. La notizia dell'ultima scoperta è stata accolta con grande entusiasmo dagli addetti ai lavori. Un entusiasmo non dettato dall'imminiente applicazione al letto del malato bensì dall'aver individuato un ulteriore meccanismo per affrontare i tumori. Poprio perché la ricerca procede per piccoli passi, occorre dire che l'eventuale sviluppo di terapie basate su quest'ultima evidenza scientifica appartiene ad un futuro molto lontano.

Negli anni abbiamo assistito ad un cambiamento epocale nel trattamento dei tumori. Con l'avvento dell'immunoterapia alcuni tumori si stanno trasformando in malattia cronica. Per arrivare a questo risultato ci sono voluti più di 20 anni di ricerca di base e successivamente di ricerca clinica. Anni per testare, migliorare, rendere possibile la sperimentazione nell'uomo. Da questo percorso sono nati diversi farmaci e tecniche cellulari per combattere i tanti sottotipi di tumore che oggi conosciamo.

Quando si racconta tutto ciò non bisogna cadere nella trappola di generare false speranze, come nel caso della super cellula che potrà curare tutte le forme tumorali. Il sensazionalismo, soprattutto quando si parla di salute, non fa mai bene. E' una mancanza di rispetto verso le persone che stanno combattendo la malattia e che per questo sono le più vulnerabili. L'informazione deve accompagnare e guidare il malato. Non illuderlo.

 

 



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