Presente in un'ampia gamma di alimenti come avena, piselli, fagioli, patate raffreddate e banane leggermente verdi, l’amido resistente potrebbe ridurre il rischio di tumori del tratto gastrointestinale superiore
L’amido resistente, carboidrato che non viene digerito nell'intestino tenue, ha mostrato un potenziale effetto preventivo per i tumori del tratto gastrointestinale superiore in soggetti con sindrome di Lynch, condizione genetica che predispone allo sviluppo di svariati tumori maligni. A suggerirlo è uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research che ha coinvolto quasi 1000 soggetti da tutto il mondo.
LO STUDIO
I pazienti coinvolti, già in trattamento con aspirina ad alto dosaggio per prevenire il tumore del colon-retto al cui sviluppo sono particolarmente predisposti a causa della sindrome di Lynch, sono stati divisi in due gruppi. 463 soggetti hanno ricevuto amido resistente in polvere, 455, invece, placebo per un massimo di quattro anni. Perché si è voluto scoprire l’effetto dell’amido resistente? Quali sono le sue caratteristiche?
AMIDO RESISTENTE: COS’È E DOVE SI TROVA
L'amido resistente è un tipo di carboidrato che non viene digerito nell'intestino tenue, ma fermenta nell'intestino crasso, alimentando i batteri intestinali benefici: agisce sostanzialmente come una fibra alimentare nel sistema digestivo. Questo tipo di amido ha diversi benefici per la salute, oltre a presentare meno calorie rispetto all'amido normale. Si trova naturalmente nei piselli, nei fagioli, nell'avena, nelle patate lasciate raffreddare, nelle banane e in altri alimenti amidacei. La dose di amido in polvere utilizzata nello studio equivale al consumo di una banana al giorno: prima che diventino troppo mature e morbide, le banane contengono amido che resiste alla disgregazione e raggiunge l'intestino dove può modificare il tipo di batteri che lo colonizzano.
COSA È EMERSO
Dopo un follow-up di dieci anni dal reclutamento, sono stati valutati gli esiti oncologici dei pazienti. Non è emersa alcuna differenza nell'incidenza del tumore del colon-retto tra i due gruppi, mentre un minor numero di partecipanti che avevano assunto amido resistente ha sviluppato tumori diversi da quello colon-rettale. Questi potenziali effetti protettivi sono stati riscontrati soprattutto per i tumori del tratto gastrointestinale superiore come tumori del pancreas, dello stomaco, delle vie biliari o tumori duodenali. L'amido resistente potrebbe ridurre lo sviluppo del cancro a causa della sua capacità di modificare il metabolismo batterico degli acidi biliari, riducendo quelli in grado di danneggiare il nostro DNA ed, eventualmente, causare il cancro. Tuttavia, per chiarire questo aspetto e, in generale, per appurare la reale efficacia dell'amido resistente nella prevenzione dei tumori gastrointestinali, c'è bisogno di ulteriori studi e approfondimenti.
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Caterina Fazion
Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile