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Neuroscienze
Redazione
pubblicato il 07-11-2024

Casco integrale: così si dimezzano i traumi gravi


Tag:

sicurezza

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Uno studio degli specialisti dell'Ospedale Niguarda di Milano sugli incidenti in moto dimostra che le ferite al volto e alla testa diventano la metà con la protezione giusta

Casco integrale: così si dimezzano i traumi gravi

Indossare il casco sbagliato, durante un incidente stradale in moto, può letteralmente fare la differenza tra il ritorno ad una vita normale, una grave disabilità o addirittura la morte. Una differenza enorme, che sarebbe evitabile semplicemente proteggendosi con il casco integrale: secondo uno studio dell'Ospedale Niguarda di Milano questo tipo di protezione è così efficace da dimezzare sia il numero sia la gravità dei traumi al volto e alla testa. 

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LA FACCIA COLPITA IN 1 INCIDENTE SU 5

Il dato è stato raccontato durante l'evento "Non ci casco! La sicurezza stradale spiegata bene", organizzato proprio da Niguarda per sensibilizzare i ragazzi delle scuole a un uso più consapevole dei dispositivi di protezione.

«I nostri studi - spiega Gabriele Canzi, direttore della Chirurgia maxillo-facciale dell'Ospedale Niguarda di Milano - hanno dimostrato che la faccia è coinvolta in un incidente motociclistico su 5, mentre la testa lo è nel doppio dei casi. Il 40 per cento dei motociclisti subisce traumi facciali che richiedono il ricovero ospedaliero e un intervento chirurgico ricostruttivo. Purtroppo, meno di un motociclista su 3 si preoccupa di indossare un casco che protegga efficacemente il viso. Ciò dimostra quanto poco diffusa sia la cultura della sicurezza personale mentre si guida una moto o uno scooter».

 

INDAGINE SU 2.000 VITTIME 

Nel dettaglio, i chirurghi maxillo-facciali di Niguarda hanno analizzato i casi relativi a 2.000 vittime di incidenti motociclistici, dimostrando che «l’utilizzo di caschi integrali dimezza la probabilità di subire lesioni al volto rispetto all’utilizzo di semplici caschi 'aperti'. E’ dimostrato, inoltre, che, in caso di ferite, i caschi integrali dimezzano la gravità dei danni, quindi la probabilità di subire complessi e ripetuti interventi chirurgici. Conseguenze che richiedono molti giorni di ricovero e che, soprattutto, possono portare a deficit permanenti e invalidità tali da stravolgere la vita quotidiana». 

 

CON I CASCHI “APERTI” PIÙ LESIONI

Al contrario, usare adeguati sistemi di protezione «aumenta la percentuale di subire solo lesioni lievi, che spesso non richiedono trattamenti e non comportano conseguenze a distanza di tempo». Ancora, è stato dimostrato che l'uso di caschi aperti protegge in modo insufficiente anche il resto della testa: infatti «aumenta il rischio di subire lesioni cerebrali associate a quelle facciali, che sono la principale causa di mortalità tra i motociclisti più giovani».

 


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