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Fumo
Redazione
pubblicato il 10-07-2024

Mio figlio vuole smettere di fumare cannabis, ma non riesce



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La richiesta di una madre: come affrontare la dipendenza da cannabis? Come aiutare un adolescente che si sente in trappola?

Mio figlio vuole smettere di fumare cannabis, ma non riesce

Buona sera per favore datemi un consiglio, ho un ragazzo di 15 anni che fuma spesso marijuana. Oggi mi ha detto che non riesce a smettere con la cannabis. Cosa posso fare? Come posso aiutarlo? Mi ha detto che ci ha provato ma non può. 

PV (domanda pervenuta tramite form L'Esperto Risponde)

Rispondono Elena Munarini, psicologa e psicoterapeuta preso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Roberto Boffi, medico pneumologo, responsabile della Pneumologia e direttore del Centro Antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Entrambi fanno parte del Comitato scientifico per la lotta al fumo di Fondazione Veronesi

Cara signora, il consumo di cannabis è un problema estremamente presente tra gli adolescenti: basti pensare che quasi un terzo dei ragazzi l’ha sperimentata a 14 anni o meno di età e più del 60% a partire dai 15 anni in su. Non ci dilunghiamo a descriverle tutti gli aspetti problematici che il consumo di questa sostanza illegale comporta, ma in estrema sintesi la sua preoccupazione e il desiderio che suo figlio ne cessi l’utilizzo sono pienamente motivati.

L’uso prolungato di cannabis durante l’adolescenza può infatti interferire con la maturazione del cervello, alterando le fisiologiche dinamiche di sviluppo cerebrale e causando, fra gli altri, problemi di concentrazione, attenzione e tono dell’umore. Inoltre è ormai assodato che la cannabis dia dipendenza, sia per sua natura che a causa dell’associazione con il tabacco, per cui è comprensibile che suo figlio sperimenti già delle difficoltà a smettere di utilizzarla.

Le informazioni che ci dà sulla situazione ci fanno escludere che si tratti di un uso occasionale e questo è sicuramente un dato preoccupante, perché parliamo di una forma di dipendenza, per quanto speriamo ancora di grado lieve; la buona notizia è che suo figlio si è già posto la questione, ovvero sente di aver perso la libertà di decidere di non utilizzare cannabis e questo non gli piace.

L’interruzione dell’assunzione di cannabis può generare una sindrome di astinenza: l'inizio dei sintomi è variabile ma spesso avviene circa 12 ore dopo l'ultimo utilizzo e più spesso si presentano insonnia, irritabilità, calo dell’umore e dell'appetito, nausea; i sintomi raggiungono un picco dopo 2-3 giorni e durano fino a 7 giorni.

Potrebbe essere questo stato di malessere a rendere difficile per suo figlio smettere e può quindi essere utile rivolgersi a un terapeuta esperto di adolescenti, che attraverso una terapia cognitivo-comportamentale lo possa sostenere in questo percorso e, se ne vedesse la necessità, inviarlo a un medico per integrare il trattamento anche con un supporto farmacologico. Il contatto con un esperto potrebbe inoltre diventare l’occasione per valutare lo stato di salute psicologica di suo figlio, ossia allargare l’indagine per capire se alla base dell’utilizzo di cannabis non vi sia una qualche forma di disagio o difficoltà, non rari in adolescenza, meritevole di attenzione, in modo non solo di evitare ricadute nell’uso della cannabis, ma anche per migliorare lo stato psicologico e favorirlo nelle prossime, fondamentali, sue fasi di crescita.

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