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Paola Scaccabarozzi
pubblicato il 19-01-2022

Covid-19, socialità e tamponi: come comportarsi nel quotidiano?



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Quando ha senso fare un tampone? Come comportarsi in caso di contatto con un positivo? Domande e risposte nella vita di tutti i giorni

Covid-19, socialità e tamponi: come comportarsi nel quotidiano?

Tra le tante notizie che riguardano l’infezione da Sars-Cov2, numerose e talvolta confuse sono anche le informazioni che riguardano la gestione pratica della pandemia. Spesso così, di fronte a situazioni di vita quotidiana, non si sa come sia meglio muoversi e che cosa sia opportuno fare per limitare, per quanto possibile, i contagi e soprattutto tutelare chi è maggiormente a rischio di sviluppare una malattia grave. Ecco una sorta di vademecum per destreggiarsi nella maniera più attenta e sensata possibile. Grazie alla consulenza di Luca Pasina, Capo Laboratorio di Farmacologia Clinica e Appropriatezza Prescrittiva, Dipartimento di Politiche per la Salute dell’Istituto Mario Negri di Milano.

 

INCONTRARE PERSONE FRAGILI: COME COMPORTARSI?

Che cosa ha senso che faccia se devo incontrare un anziano o entrare in una RSA? Un tampone casalingo antigienico nasale? O meglio un salivare?

La misura più prudente è quella di utilizzare la mascherina, cercando di limitare il più possibile i momenti di contatto ravvicinato senza questa misura di protezione. I tamponi antigenici nasofaringei, anche se meno affidabili rispetto ai tamponi molecolari, che rimangono lo standard di riferimento, sono sufficienti in queste situazioni. Bisogna considerare che potrebbero dare risultati meno accurati con la variante Omicron, pertanto le misure di protezione individuale rimangono fondamentali. I test antigenici salivari rapidi, invece, non raggiungono i livelli minimi di sensibilità e specificità. Anche se alcuni dati preliminari suggeriscono una maggior attendibilità dei test salivari (quelli molecolari però), sono necessarie ulteriori conferme.

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A CONTATTO CON UN POSITIVO: COSA FARE?

Come mi devo comportare se sono stato a contatto con o senza mascherina? Quando effettuare il tampone? Il giorno dopo o dopo tre giorni? Che fare nel frattempo? Meglio isolarsi e per quanto tempo? Eventuale controllo post isolamento?

Se compaiono sintomi dopo il contatto con un positivo è opportuno fare un tampone subito e ripeterlo (se negativo) dopo 2-3 giorni dalla loro comparsa, perché questo è il lasso di tempo necessario per raggiungere il picco di carica virale nelle persone con sintomi. Nel caso invece in cui non insorgano sintomi è opportuno attendere qualche giorno in più dal contatto (5-6 giorni) prima di ripetere il tampone, perché in questi casi la possibilità di falsi negativi può protrarsi per un periodo superiore. Nel frattempo è razionale porsi in quarantena.

 

SINTOMI LEGGERI: QUALE TEST EFFETTUARE?

Ho qualche sintomo. Quale test effettuare? Quali sono i più attendibili in presenza di sintomi? Meglio ricorrere al molecolare? O sono validi, in presenza di sintomi, anche gli antigenici? E meglio salivare o nasale? Ok fai da te o devo andare in farmacia?

I tamponi rapidi nasofaringei sono adatti, anche se quelli molecolari sono più affidabili. Per i tamponi salivari antigenici (rapidi) valgono le considerazioni riportate sopra.

 

GESTIRE LA QUARANTENA

Prima di fare il tampone ufficiale, meglio testare in casa (anche per non affollare ulteriormente ospedali e farmacie). In questo caso qual è la scelta più sensata? E per porre fine alla malattia che cosa sarebbe più corretto fare: antigenico o molecolare?

Il tampone in casa può essere evitato; nel caso si voglia comunque procedere ad eseguire un tampone quelli rapidi nasofaringei sono quelli al momento più adatti. Per porre fine alla quarantena, salvo indicazioni regionali differenti, vanno bene entrambi i tipi di tampone.

 

SINTOMI QUALCHE GIORNO DOPO LA TERZA DOSE. CHE FARE?

Potrei aver preso il Covid? Magari il vaccino si è intersecato con la malattia. Meglio fare un tampone e se sì dopo quanto tempo dopo il protrarsi dei sintomi?

Gli effetti indesiderati del vaccino si risolvono generalmente nei primi 2 o 3 giorni dopo la vaccinazione. Nel caso i sintomi si protraggono e si sospetti una positività al covid è razionale considerare di fare un tampone antigenico o molecolare.

consulenza di Luca Pasina, Capo Laboratorio di Farmacologia Clinica e Appropriatezza Prescrittiva, Dipartimento di Politiche per la Salute, Istituto Mario Negri di Milano.

 

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Paola Scaccabarozzi
Paola Scaccabarozzi

Giornalista professionista. Laureata in Lettere Moderne all'Università Statale di Milano, con specializzazione all'Università Cattolica in Materie Umanistiche, ha seguito corsi di giornalismo medico scientifico e giornalismo di inchiesta accreditati dall'Ordine Giornalisti della Lombardia. Ha scritto: Quando un figlio si ammala e, con Claudio Mencacci, Viaggio nella depressione, editi da Franco Angeli. Collabora con diverse testate nazionali ed estere.   


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