Un’indagine svela la grande impreparazione tra i giovanissimi su malattie sessualmente trasmesse e rapporti intimi non protetti. Da qui l’idea di un patentino per guadagnarsi il “permesso di guida sicura” in amore rispondendo a una serie di quiz
Un’indagine svela la grande impreparazione tra i giovanissimi su malattie sessualmente trasmesse e rapporti intimi non protetti. Da qui l’idea di un patentino per il “permesso di guida sicura” in amore rispondendo a una serie di quiz
«Di lui mi fido», «Di lei mi fido»: accade così che ben 7 ragazzini/e su 10 in base a questa “fiducia” non prendano alcuna precauzione nei rapporti intimi contro le malattie sessualmente trasmissibili (Mst). «Lo/la conosco bene», aggiungono. Ma non conoscono affatto bene, fanno osservare alla Sigo, la Società di ginecologia e ostetricia che ha commissionato l’indagine tra i teenagers, i precedenti “compagni di letto” dei loro attuali partner. E un’infezione presa chissà quando, chissà da chi può restare silente a lungo prima di manifestarsi.
VECCHIE E NUOVE INFEZIONI- Altra “fiducia” si aggiunge poi quando non è più “la prima volta”: dalla seconda o terza volta un altro 28% si mette nel numero degli imprudenti. Del sesso non protetto. Che non significa solo rischio di gravidanze non volute. «uQuesto è l’effetto collaterale indesiderato che si ha più presente e contro cui tuttavia i giovanissimi non si cautelano a sufficienza», commenta il presidente della Sigo, professor Nicola Surico, «ma è grave che non sia per niente diffusa la percezione del rischio delle malattie infettive, che sono in netto aumento. C’è la clamidia, che può dare infertilità, e c’è un ritorno delle “vecchie” infezioni come la sifilide e la gonorrea, ma addirittura un’epidemia è ormai la diffusione del virus Hpv (o papilloma virus): considerando le giovani fino ai 30 anni, tocca il 70% di loro». Dietro la sigla Hpv si profila l’ombra del cancro al collo dell’utero. Prosegue Nicola Surico: «Se la donna fa seri controlli regolari, è un tumore che si può togliere conservando l’organo, cosa che non è affatto garantita se si interviene più tardi».
L’AMORE È TUTTO UN QUIZ- I discorsi seri e allarmanti nel rivolgersi ai giovani alla Sigo li hanno messi in secondo piano, un po’ “nascosti” dietro un quasi-gioco utile a diffondere consapevolezza sul sesso sicuro tra i giovani. E si sono inventati una patente come occorre per guidare auto e motorini: il “Patentino dell’amore”. Si guadagnano e si perdono punti rispondendo “vero” o “falso” a una serie di quiz sulla contraccezione e il sesso sicuro. Una volta “patentati” nessuno dei ragazzi, si spera, risponderà più, come nell’inchiesta preliminare condotta dalla Società dei ginecologi e ostetrici, che la pillola è adatta solo alle maggiorenni (27% degli intervistati) o che una visita ginecologica è impossibile per una ragazza vergine (23%). E, forse, non più il 59% si affiderà come contraccettivo al coito interrotto.
DOVE SI TROVA- L’opuscolo del “Patentino dell’amore sicuro” si trova su www.sceglitu.it che è il sito del progetto della Sigo partito nel 2005 e volto a diffondere la cultura della contraccezione consapevole. Si può rispondere ai quiz, con tanto di vigile urbano a decretare errori e prove giuste, direttamente sul sito oppure si può scaricare e stampare l’opuscolo. Che verrà portato in molte scuole da ginecologi e psicologi impegnati a tenere lezioni di educazione sessuale.
Serena Zoli