Le norme di sicurezza impongono l’uso del casco per proteggere la testa da traumi cranici. Più attenti a tutelarsi gli sciatori provetti rispetto ai dilettanti
Le norme di sicurezza impongono l’uso del casco per proteggere la testa da traumi cranici. Più attenti a tutelarsi gli sciatori provetti rispetto ai dilettanti
‘Usa il casco, non solo la testa’. È questa la prima buona regola per chi fa sport sulla neve ma anche il monito lanciato dagli esperti di medicina dello sport dell’Università di Innsbruck che invitano i noleggiatori di sci, snowboard e attrezzature invernali a includere nel kit di dotazione un elmetto paraurti per proteggere la testa dai rischi e pericoli della montagna.
GLI INCIDENTI – Basterebbe un ‘buon casco’ per ridurre il rischio di trauma cranici del 35% negli adulti e del 59% nei bambini al di sotto dei 13 anni e addirittura del 60% le probabilità di incidenti tanto gravi da richiedere un trasporto in ambulanza. Sono ormai sfatati i miti secondo cui l’indumento protettivo, agendo come leva, aumenti i rischi di danni al collo o che, indossandolo, si inviti ad assumere comportamenti più spericolati e a maggior rischio per se stessi e gli altri sciatori. «Diversi studi attestano che il casco è largamente utilizzato dagli sportivi più esperti – dichiara Herbert Schonhuber, Responsabile del Centro di traumatologia dello sport e chirurgia artroscopica dell’Istituto Ortopedico Galeazzi I.R.C.C.S. e Presidente della commissione medica F.I.S.I. (Federazione Italiana Sport Invernali) – e ciò testimonia che non è solo un fatto legato a una maggiore abilità sulla neve, ma a una questione di sicurezza. Rispetto ai più frequenti incidenti sulla neve – distorsioni, contusioni, fratture, ferite, lussazioni – i casi di trauma cranici sono proporzionalmente più bassi (9-19%). Ma non va trascurato il fatto che restano la prima causa di morte sulla neve». Eppure, secondo i ricercatori austriaci, molti istruttori e noleggiatori non sembrano essere consapevoli di questa evenienza e trascurano di ricordare agli sciatori, specie dilettanti, le regole di prevenzione e protezione di base.
IN ITALIA – L’Italia, in tema di sicurezza sulla neve, è sul podio. Siamo infatti gli unici al mondo ad avere dal 2003 una legge nazionale sullo sci che impone l’uso obbligatorio del casco per i minori di 14 anni (fino a 15 anni solo in Austria in alcune province). «Una norma che ha contribuito a sensibilizzare anche gli adulti – continua lo specialista - al punto che in molte stazioni lo utilizza oltre il 60% degli sciatori e snowbordisti e con un incremento fino al 14% in più nel 2011 rispetto alla stagione precedente». Il casco, dunque, è una salvaguardia per tutti ma in particolare specie per gli amanti dello snowboard i quali, con salti e piroette, hanno maggiori probabilità di cadere a testa in giù. I caschi migliori? Quelli omologati che non riducono la percezione di rumori esterni o la visibilità laterale.
Francesca Morelli