Un’indagine condotta su diciotto milioni di persone rivela che lo sport praticato al mattino piace. Ma in quattro casi su dieci la colazione viene rimandata o saltata. Ecco perché non è una buona idea
Gli italiani preferiscono fare sport al mattino. Poco importa se all'aria aperta, a casa o in palestra, basta che il buon giorno sia all’insegna dell’attività, fisica naturalmente. Lo ha rivelato una indagine condotta dall'Osservatorio Doxa-Aidepi, dal titolo «Io comincio bene», in cui sono stati interrogati diciotto milioni di connazionali sul tema della colazione abbinata alla pratica sportiva svolta al mattino. Se uomini e donne sono quasi promossi in tema di attività fisica (ma solo quando si gioca in casa perché, raffrontato al contesto europeo l’Italia sportiva si colloca al penultimo posto), gli italiani non sembrano essere altrettanto virtuosi in tema di colazione. O almeno solo pochi paiono conoscono le buone regole.
LA SALUTE IN TAVOLA: SPECIALE ATTIVITA' SPORTIVA.
L’ITALIANO MEDIO SPORTIVO
Ha all’incirca cinquant'anni, è maschio (seppure non sia esclusa una componente femminile), residente per lo più a Nord Est o al centro, ed è mattiniero. Ama, infatti, fare sport di preferenza all’aperto, prima di iniziare la giornata. Una regola per circa undici milioni di italiani - dunque 2 su 10 - che, in inverno o in estate, al caldo o al gelo, pratica sport quasi tutti i giorni, contro il 22% che marcia dalle 3 alle 6 volte a settimana e il 35% - 1 su 3 – che si attiva almeno una volta a settimana. Più sedentarie le donne che si alzano di buon mattino per fare sport con meno regolarità: solo 1-2 volte a settimana. Ma come e dove si fa sport? Meglio correre all’aria aperta per il 66% degli italiani, contro il 25% che sceglie l’indoor e solo il 9% (un italiano su 10) casa propria, attrezzata con tapis roulant, cyclette, domestici o dove fa semplice ginnastica a corpo libero. A fare la differenza sul luogo privilegiato in cui praticare sport è il sesso. infatti gli uomini mattinieri preferiscono l’aria fresca: parchi, giardini, campi sportivi, piste di atletica sono il loro territorio in qualsiasi stagione, mentre le donne preferiscono l’indoor, ovvero la palestra, il centro sportivo o la casa. E conta anche l’età: sono più proiettati all’aperto (71%) gli over 50, mentre i più giovani scelgono luoghi chiusi e ben attrezzati. Abitudini sportive che hanno cambiato anche il costume italiano con palestre che aprono i battenti presto o che allestiscono corsi anche mattutini per accontentare le nuove esigenze degli italiani, disposti a scendere in campo all’alba o a sfruttare la pausa pranzo per mantenersi in forma.
Una buona colazione dà voti migliori a scuola?
AL DI SOTTO DELLA MEDIA EUROPEA
Una Italia dunque attiva e sportiva? Le apparenze ingannano, almeno se si paragone la ‘nostra’ pratica fisica al resto dell’Europa: «Con 96 giorni l'anno su una media europea di 108 giorni siamo ancora al penultimo posto in classifica dietro a Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna e Svezia - fanno sapere gli esperti -. Ancora più dinamici gli Stati Uniti, che dedicano al fitness 135 giorni l'anno». Il problema è anche di ordine culturale, perchè ancora in Italia non si educano i ragazzi, fin dai primi gradi di scuola, all’importanza dello sport, o almeno non lo si fa come nei paesi nordici, con le implicite conseguenze di sedentarietà, obesità e sovrappeso in età adulta di cui il nostro Paese soffre abbondantemente.
SPORT E COLAZIONE
Ma come si comportano gli italiani verso il primo pasto fondamentale della giornata, tanto più prezioso se si fa sport? Secondo l’indagine, dei 18 milioni di italiani che fanno attività fisica al mattino, uno su 2 (54%) fa colazione prima di mettersi in marcia, il 9% fa quella 'vera' prima ma si riserva di mangiucchiare qualche cosa anche dopo lo sport, 3 italiani su 10 (30%) la rimandano per avere più tempo a disposizione per rigenerarsi e il 7% non la fa affatto. Chi avrà ragione fra di loro?
Non è importante solo quanto si mangia, ma anche quando
NON SALTARE MAI LA COLAZIONE
Hanno ragione gli sportivi che mangiano qualcosa, perché l’attività fisica non va mai fatta a digiuno, specie se questo è superiore alle 3-4 ore. È sufficiente anche qualche biscotto o un dolce da forno purché sia mangiato prima dell'allenamento. «Saltando la colazione si corre il rischio di farsi male in allenamento», spiega Michelangelo Giampietro, medico dello sport, professore a contratto presso le scuole di specializzazione in medicina dello sport delle Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Sapienza di Roma. «A causa del digiuno prolungato, infatti, cala la glicemia e il glicogeno muscolare non è ricaricato a sufficienza, pertanto se non si fa colazione prima dell'attività fisica, i muscoli possono rimanerne danneggiati».
La prima colazione che salva il cuore
MEGLIO QUELLA CLASSICA
Gli italiani, anche se sportivi, restano fedeli alla colazione continentale e all’insegna della moderazione. L'86% sceglie sempre fra biscotti, pane o fette biscottate spalmate di marmellata o crema al cacao, croissant, cereali, frutta, il tutto accompagnato da un buon aroma di caffè, latte o cappuccino.