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Alimentazione
Redazione
pubblicato il 21-01-2025

Calcoli alla colecisti e feci chiare: ecco cosa c'è da sapere



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Il colore chiaro non deve essere per forza fonte di preoccupazione. I consigli dell'esperto

Calcoli alla colecisti e feci chiare: ecco cosa c'è da sapere

“Le feci chiare sono sempre un sintomo preoccupante? Sono affetto da microcalcolosi alla colecisti e mi è stato prescritto l'acido ursodesossicolico per cercare di scioglierli. Sto evitando anche latte e latticini, tè e caffè per cercare di accelerare il processo...”

E. (domanda pervenuta ramite il form "L'esperto risponde".)

Risponde il Professor Antonio Craxì, UC di Gastroenterologia e Epatologia, AOU Paolo Giaccone, Palermo

Gentile signore,
La ringrazio per aver condiviso il Suo quesito e comprendo la Sua preoccupazione per la situazione attuale. Desidero fornirle alcuni chiarimenti che, spero, potranno rassicurarla. Le feci chiare, o ipocoliche, possono essere un sintomo associato a diverse condizioni, ma non rappresentano necessariamente un segnale preoccupante. Nella maggior parte dei casi, non sono direttamente legate alla microcalcolosi della colecisti. È importante notare che il colore delle feci può variare a seconda della dieta e di altri fattori transitori, come la motilità intestinale o l’assunzione di determinati farmaci.

Per quanto riguarda il trattamento con acido ursodesossicolico, questo farmaco è comunemente utilizzato per la gestione di calcoli biliari di piccole dimensioni (microcalcolosi) non complicati, poiché può contribuire a ridurre la litogenicità della bile e, in alcuni casi, favorire la dissoluzione dei calcoli. È fondamentale seguire la terapia prescritta e rispettare i controlli periodici stabiliti dal medico curante per monitorare l’evoluzione della condizione. In merito alla dieta, mentre è sempre utile mantenere un’alimentazione equilibrata e povera di grassi saturi, l’eliminazione di alimenti come latte, latticini, tè o caffè non ha un effetto diretto sulla dissoluzione dei calcoli biliari. Tuttavia, se Lei ha notato che alcuni alimenti accentuano i sintomi (come dolore addominale o dispepsia), è ragionevole limitarne l’assunzione.

La invito a rivolgersi sempre al Suo medico di fiducia per eventuali nuovi sintomi o dubbi riguardanti la terapia in corso.


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