La tendenza all'ipertensione si previene sin dall'infanzia. Una delle buone norme è ridurre le quantità di sodio nella dieta
La tendenza all'ipertensione si previene sin dall'infanzia. Una delle buone norme è ridurre le quantità di sodio nella dieta
«Il sale è oggi un nemico della salute del bambino. – spiega Claudio Maffeis, professore associato di pediatria all’Università di Verona –. Spesso le mamme lo considerano un alleato per facilitare l’approccio del figlio ad un nuovo cibo o per stimolare il suo appetito, ma in realtà è dannoso per la sua salute, presente e futura».
Come è stato evidenziato dalla Società Italiana di Pediatria e dalla Società Europea di Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica, esiste una relazione tra precoce esposizione al sale, sin dai primi anni di vita, e rischio di obesità e ipertensione nelle età successive.
«Un bambino abituato ad eccedere le dosi consigliate di sodio è potenzialmente un adulto iperteso» – sottolinea Maffeis. Per invertire questa pericolosa tendenza bastano poche regole e la dieta mediterranea.
- Distinguere sempre l’alimentazione del bambino da quella dell’adulto, offrendo al bambino i cibi giusti per ogni fase della sua crescita. Un alimento “insospettabile” ma con un contenuto di sale rilevante è, per esempio, il cereale per adulti.
- Essere di esempio per il bambino e per tutta la famiglia nella scelta di cibi sani, iposodici o salati naturalmente.
- Non aggiungere il sale nelle pappe e usare ingredienti a basso contenuto di sale per tutto il primo anno di vita e proseguire quanto più a lungo possibile.
- Cuocere la pasta senza aggiungere il sale nell’acqua. In tal modo si risparmia un apporto di sale di circa 10 gr per litro di acqua.
- Quando si assaggia la pappa non bisognerebbe affidarsi al proprio gusto di adulti per testarne la bontà, ma è meglio lasciare al bambino la possibilità di abituarsi ed apprezzare il gusto più naturale del cibo.
- In caso mancasse il latte materno, prima dell’anno preferire i latti specifici in formula, adatti alle sue esigenze, evitando il latte vaccino. Il contenuto di sodio varia infatti molto tra latte umano (15mg/100ml), formula (in media 20mg/100ml) e latte vaccino (55 mg/100ml).
- Usare aceto e limone come condimenti al posto del sale e, dopo i due anni, preferire aromi, spezie e erbe aromatiche.
- Eliminare i cibi fritti e prediligere le cotture al cartoccio o al vapore che permettono di trattenere il sapore proprio degli alimenti, donando il naturale gusto alle preparazioni.
- Puntare sulla fantasia: colori e varietà degli ingredienti “catturano” il gusto del bambino.
- Scegliere materie prime o prodotti dedicati alla prima infanzia di ottima qualità, che garantiscono un sapore piacevole per il palato del bambino.