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Pediatria
Fabio Di Todaro
pubblicato il 27-08-2015

Vaccinazioni, si va avanti a piccoli passi



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L’Oms: il traguardo del 90% di copertura raggiunto in 129 Paesi su 194. Le prossime sfide puntano a ridurre i numeri della meningite e delle gastroenteriti

Vaccinazioni, si va avanti a piccoli passi

In 129 dei 194 Paesi aderenti all’Organizzazione Mondiale della Sanità, la copertura vaccinale supera il novanta per cento. È il dato, cristallizzato al 31 dicembre 2014, che emerge da un rapporto stilato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Unicef. Nell’elenco ci sono sei Stati in più, rispetto all’anno precedente.

LA VACCINAZIONE COME STRUMENTO DI PREVENZIONE: scarica il quaderno della Fondazione Veronesi

 

L’EMERGENZA IN AFRICA

Il rapporto è stato stilato considerando alcuni parametri-chiave: i tassi di vaccinazione antitubercolare, il raggiungimento della terza dose del vaccino trivalente (morbillo-parotite-rosolia) e di quello antipolio, la prima dose del vaccino contro il morbillo e la terza contro l’epatite B. Per alcuni Paesi, dove il tetano infantile è considerato una problematica di salute pubblica, è stata considerata anche l’antitetanica (somministrata alle future mamme in due dosi). A due anni dall’adozione del Piano Globale d’Azione per i Vaccini, che punta a vedere raggiungere un tasso di copertura di almeno il 90% in tutti gli Stati, si evince dunque che 65 Paesi dovranno cambiare passo in tempi brevi, se intendono centrare l’obiettivo. Che, a conti fatti, sarà però difficile raggiungere in tempi brevi, dato che in sei nazioni i tassi di copertura vaccinale sono ancora inferiori al 50%: Ciad, Guinea Equatoriale, Repubblica Centrafricana, Siria, Somalia e Sudan.

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LE PROSSIME SFIDE

Detto ciò, ci sono anche alcuni aspetti da rimarcare in chiave ottimistica. Se nel 2000 erano meno del 30% i bambini che avevano ricevuto la prima dose del vaccino trivalente, oggi l’86% dei piccoli cittadini del mondo risulta aver completato l’iter profilattico contro il morbillo, la parotite e la rosolia. Anche l’India, che nel mondo è il Paese che conta il minor numero di bambini vaccinati, ha ormai raggiunto la quota dell’80% per questo vaccino. Incoraggianti anche i riscontri che giungono dai tassi di adesione alle campagne di immunizzazione contro l’epatite B: malattia nella maggior parte dei casi a decorso acuto, ma che può essere trasmessa dalla mamma al feto. Si è passati dal 30% di bambini immunizzati nel 2000 all’82% relativo alla fine del 2014. Le nuove sfide, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, si giocano adesso contro due patogeni meno noti: l’Haemophilus influenzae B (può provocare anche la meningite, ma Cina e Tailandia non ne prevedono ancora la somministrazione) e il rotavirus (gastroenteriti acute, contro cui risulta protetto appena il 19% dei bambini nel mondo).



Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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