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Donatella Barus
pubblicato il 30-07-2012

Quanta sporcizia nelle camere d'albergo



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Lo dimostra uno studio americano, per fortuna condotto su grandi hotel statunitensi. Più contaminati da batteri il telecomando della tv e gli interruttori accanto al letto. Ma a primeggiare è l'Escherichia coli responsabile di molte infezioni intestinali

Quanta sporcizia nelle camere d'albergo

Ai maniaci dell'igiene non piacerà, ma sappiano che silenziosi e invisibili compagni di viaggio li seguono anche in vacanza, sin nella camera d'albergo. Sono i batteri di varia natura che uno studio presentato al meeting 2012 dell'American Society of Microbiology ha rilevato in una serie di hotel esaminati a campione. Fra i livelli più alti di contaminazione il telecomando della tv e l'interruttore della lampada accanto al letto. Sull'81% delle superfici nelle stanze è stato rinvenuto l'Escherichia coli, un batterio fecale estremamente diffuso e responsabile di infezioni intestinali.

LO STUDIO - La ricerca, coordinata dagli esperti dell'università di Houston ha analizzato a campione le condizioni igieniche in grandi alberghi in Texas, Indiana e South Carolina. L'obiettivo dell'analisi era elaborare un metodo scientifico per valutare le operazioni di pulizia negli hotel e misurare il livello di rischio igienico per gli ospiti. A tale scopo è stato utilizzato il sistema Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Points), sviluppato in origine dalla Nasa per identificare potenziali rischi fisici, chimici e biologici e utilizzato, anche in Italia, nel controllo di qualità di varie filiere produttive, compresa quella alimentare.

LE SPUGNE - Se non è sorprendente la presenza di batteri sugli scarichi di toilette e stanza da bagno,  preoccupa gli autori della ricerca il fatto che un'elevata carica batterica sia stata rilevata sui materiali da lavoro degli addetti alla pulizia, come spugne e spazzole. «Al momento gli addetti puliscono 14-16 stanze in un turno di 8 ore, per circa 30 minuti in ciascuna camera» hanno spiegato gli autori. «Identificare gli oggetti più a rischio nella stanza permetterebbe di ripensare strategicamente le operazioni di pulizia e i tempi in modo da ridurre i potenziali rischi per la salute posti da contaminazione microbica». Una curiosità: le superfici più pulite sono risultate la testiera del letto, i bastoni delle tende e la maniglia della porta del bagno.

LA LEGIONELLA – E proprio in un hotel, il Bellevue Stratford di Philadelphia, nel 1976 si scatenò l’infezione polmonare batterica che venne poi battezzata legionellosi, o malattia del legionario, poiché colpì oltre 200 fra i partecipanti a un raduno dell’American Legion. In quel caso l’imputato fu il sistema di condizionamento  dell’aria.

 

Donatella Barus
Donatella Barus

Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.


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