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Alimentazione
Elena Dogliotti
pubblicato il 29-03-2022

Il cibo in scatola è amico della nostra salute?



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Restano salve le qualità nutrizionali degli alimenti in scatola, anche fuori stagione. Il vantaggio è la praticità. Ecco qualche consiglio per valutare la qualità dell'imballaggio

Il cibo in scatola è amico della nostra salute?

Scatolette e barattoli nelle nostre dispense spesso salvano il pasto dopo una giornata di lavoro. Cosa è bene sapere sui cibi in scatola? Sono sicuri? Mantengono le qualità nutrizionali? Le risposte ai tuoi dubbi.

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Più nutrienti in scatola o freschi?

Si ritiene spesso che i cibi in scatola siano meno nutrienti di quelli freschi o surgelati questo non è sempre vero. Proteine, carboidrati e grassi non vengono influenzati dal processo. Anche la maggior parte dei minerali e delle vitamine liposolubili (A, D, E, K) vengono conservate. Tuttavia l'inscatolamento comporta in genere calore elevato e le vitamine idrosolubili (C e B) possono essere danneggiate. Queste vitamine sono sensibili al calore e all'aria in generale, quindi possiamo “perderle” anche quando lavoriamo, cuociamo e conserviamo i cibi freschi a casa.

 

I 3 punti di forza

Sono almeno tre i vantaggi dei cibi in scatola.

  1. poter utilizzare alimenti fuori stagione senza perdere in qualità nutrizionale, come per esempio il pomodoro in inverno.
  2. risparmiare tempo che non abbiamo evitando procedure più o meno lunghe di preparazione, come nel caso dei legumi o del pesce.
  3. fare delle piccole scorte di alimenti conservabili per lungo tempo, senza il pericolo di rimanere sprovvisti o di sprecare se non riusciamo a programmare bene i nostri menu.

 

 

Gli imballaggi sono sicuri?

Una delle preoccupazioni legate ai cibi in scatola è la presenza di bisfenolo A (BPA), una sostanza chimica che viene spesso utilizzata negli imballaggi alimentari, comprese le lattine. Ora esistono prodotti dichiarati BPA-free e le aziende usano rivestimenti per evitare il contatto fra cibo e metallo. Ma il BPA è uno dei cosiddetti interferenti endocrini, molecole che potrebbero avere un’influenza negativa sul nostro sistema di produzione e segnalazione ormonale. I dati a nostra disposizione non sono ancora soddisfacenti, tuttavia sembrerebbe che vista la rapidità di secrezione attraverso le urine di queste sostanze, la probabilità di un’attività endocrina da parte di bisfenolo A sia piuttosto bassa. A titolo precauzionale, però, se non si è certi della presenza di BPA nei prodotti in scatola che acquistiamo è opportuno evitarne il consumo nella prima infanzia e in gravidanza, non scaldare mai le lattine, sciacquare il cibo.

 

Osserviamo la scatola

È importante che lo scatolame per la conservazione degli alimenti si presenti intatto, senza rotture e senza rigonfiamenti, in caso contrario il prodotto potrebbe essersi deteriorato o presentare rischi per la salute.

 

…e leggiamo le etichette

Talvolta, durante il processo di inscatolamento vengono aggiunti sale, zucchero e conservanti. È quindi importante leggere bene gli ingredienti prima dell’acquisto e scegliere prodotti con meno additivi. Nel caso dei prodotti in salamoia è opportuno sciacquare bene gli alimenti sotto l’acqua per eliminare l’eccesso di sale, mentre per i sott’olio sarà sufficiente scolarli, avendo cura di versare l’olio di conservazione in un contenitore adibito gli oli esausti che andrà poi portato in discarica una volta pieno.

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Elena Dogliotti
Elena Dogliotti

Biologa nutrizionista nata a Vercelli nel 1976 Laureata in Biologia all'Università degli studi di Milano e PhD in Scienze Alimentari all'Università degli studi di Milano. Svolge attività di ricerca nell'ambito della prevenzione delle malattie cardiovascolari e si dedica alla divulgazione scientifica delle buone abitudini alimentari.


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