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Redazione
pubblicato il 03-11-2023

Diastasi addominale post gravidanza: come prevenirla?



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La diastasi addominale post gravidanza non è solo un problema estetico, ma può determinare ernie e sovraccarichi su anche, bacino e schiena. L’esperta spiega chi è a rischio e come prevenirla

 Diastasi addominale post gravidanza: come prevenirla?

Sono incinta e ho paura di sviluppare la diastasi addominale post gravidanza. Come posso sapere se sono a rischio? Ci sono dei modi per prevenirla?

D. (domanda pervenuta via mail)

 

Risponde la dottoressa Brigida Carducci, Medico Chirurgo, Specialista in Ginecologia e Ostetricia del Policlinico Gemelli di Roma.

 

La diastasi addominale, detta più precisamente diastasi dei muscoli retti dell’addome, dovuta all’indebolimento e conseguente allontanamento dei muscoli retto-addominali, riguarda circa il 30% delle donne dopo il parto. Può essere anche conseguenza di un forte dimagrimento o presentarsi a seguito di interventi chirurgici.

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I FATTORI DI RISCHIO

L’evento gravidanza costituisce un fattore di rischio per la diastasi addominale a causa dell’eccessiva pressione esercitata dalle strutture endoaddominali durante i nove mesi, unita ai cambiamenti ormonali tipici di questa fase della vita della donna. Tali condizioni favoriscono lo stiramento della muscolatura retto-addominale e l’indebolimento e l’assottigliamento del tessuto connettivo, portando così alla separazione dei due muscoli retto addominali.

I fattori di rischio per lo sviluppo della diastasi addominale nelle donne in stato di gravidanza sono:

  • l’età della gestante superiore ai 35 anni;
  • il feto con una crescita eccessiva (macrosomia);
  • la gravidanza gemellare;
  • il polidramnios, ovvero una sovrapproduzione di liquido amniotico che si verifica nel 2% delle gravidanze;
  • il numero delle gravidanze;
  • l’eccessivo incremento ponderale;
  • l’abitudine al fumo.
 

COME PREVENIRLA?

Adottando uno stile di vita adeguato possiamo preservare il tono della parete addominale. L’alimentazione sana, una postura corretta, l’esercizio preventivo possono aiutare a prevenire la diastasi dei muscoli retti correlata alla gravidanza. Effettuare attività fisica con esercizi dedicati durante il periodo prenatale, determina una riduzione significativa del rischio di sviluppare la diastasi.

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CONSIGLI UTILI

Durante la gravidanza, possiamo diminuire il rischio di comparsa della diastasi dei muscoli retti addominali attraverso alcuni accorgimenti:

  • attenzione alla postura: è necessario correggere posizioni errate, mentre si sta in piedi e mentre si cammina;
  • sedersi in modo corretto con schiena dritta e piedi ben appoggiati a terra;
  • eseguire adeguato esercizio fisico, sotto il controllo di un personal trainer o di un fisioterapista specializzato eseguire una moderata attività fisica senza sforzi eccessivi. Vanno eseguiti esercizi per attivare e rinforzare la parete addominale e per potenziare e contemporaneamente allenare al rilassamento, necessario per il parto, i muscoli del pavimento pelvico;
  • se si è a rischio di sviluppare questa patologia eseguire la corretta ginnastica addominale che può essere indicata da fisiatri esperti di diastasi addominale;
  • non aumentare troppo di peso sia durante la gravidanza sia nel post-partum, (dobbiamo sempre avere in mente che non dobbiamo mangiare per due, ma due volte meglio);
  • evitare il fumo.

 

NON SOLO ESTETICA

La diastasi dei muscoli retti, presentandosi con un rigonfiamento visibile che sporge appena sopra o sotto l'ombelico, può essere individuata anche a occhio nudo. Erroneamente è da molti considerata una patologia innocua o solamente estetica, ma in realtà provoca importanti alterazioni nella meccanica del bacino e del core, ovvero della zona compresa tra la porzione inferiore del busto e il margine inferiore del bacino, che predispone a sovraccarichi e quindi problemi su anche, bacino e schiena. La parete addominale di chi soffre di diastasi non è più in grado di contenere con efficacia la pressione degli organi endo-addominali, con conseguente distensione dell’addome. Inoltre, considerando che la funzione principale di questi muscoli è di contenere gli organi addominali, si possono avere ernie, soprattutto ombelicali, in quanto tali organi non incontrano più una struttura che oppone la giusta resistenza.

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LA RIABILITAZIONE 

Una volta diagnosticata la diastasi è importantissimo riabilitare i muscoli addominali, attraverso esercizi specifici, mirati a ripristinare la tonicità della parete addominale, da eseguire con un personal trainer preparato, perché alcuni movimenti sbagliati, possono anche peggiorare la situazione. Si può sicuramente recuperare una diastasi non grave con un programma di riabilitazione personalizzato, con esercizi specifici e con una corretta attività fisica, ma per le forme più gravi il trattamento è chirurgico.

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