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Inquinamento acustico

Inquinamento acustico
 

COS'È

L’inquinamento acustico consiste nell’introduzione di rumore nell’ambiente. Ciò che distingue il rumore dal suono è il fatto che il rumore è generato da onde acustiche irregolari e non periodiche che provocano sensazioni uditive sgradevoli e fastidiose. Sia i suoni che il rumore sono misurati in decibel (dB). Poiché relazione che lega la sensazione sonora al fenomeno che l'ha generata è di tipo esponenziale e non lineare, si usa una scala logaritmica, il che significa che pochi decibel di differenza fanno una grossa differenza (ogni aumento di 10dB corrisponde a un aumento di 10 volte dell’intensità sonora).

Per fare qualche esempio, in un ambiente abitativo silenzioso si registrano 25-35 dB, durante una conversazione tranquilla 40-50 dB, in un ufficio rumoroso o una strada trafficata 60-70 dB, al passaggio di un treno 90 dB e al vicino ai motori di un aereo che decolla 130 dB (un valore superiore alla soglia del dolore che è intorno a 120 dB). Se il rumore supera certi livelli può causare disagio fisico e psicologico, compromettendo la qualità di vita.

La Legge quadro sull'inquinamento acustico (Legge 447/95) definisce l’inquinamento acustico “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”.

 

DA COSA È CAUSATO

Secondo una ricerca pubblicata nel 2020 dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) in cui è stato esaminato il rumore proveniente da strade, ferrovie, aeroporti e industria, il traffico stradale è di gran lunga la più importante fonte di inquinamento acustico in Europa: sono infatti 113 milioni gli europei esposti a livelli elevati di rumore del traffico, 22 milioni quelli esposti a livelli elevati di rumore ferroviario, 4 milioni quelli esposti a livelli elevati di rumore causato dal trasporto aereo e 1 milione quelli esposti a livelli elevati di rumore legato alle attività industriali. Almeno un europeo su cinque è esposto a livelli di rumore del traffico stradale considerati dannosi per la salute e la situazione è ancora peggiore nelle aree urbane, dove risiede la maggior parte della popolazione. Alle fonti di rumore già citate (trasporto e attività industriali e artigianali) si aggiungono anche il settore della musica e delle attività ricreative (con discoteche, spettacoli, locali eccetera) e le attività e fonti rumorose in ambito abitativo (per esempio gli elettrodomestici) e lavorativo (come gli strumenti di lavoro).

 

GLI EFFETTI SULLA SALUTE

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’esposizione prolungata a un livello di rumore uguale o superiore a 55 decibel può avere un impatto negativo sulla salute umana. Le prove raccolte indicherebbero che gli effetti negativi iniziano a verificarsi già al di sotto del livello di rumore di 55 decibel per le fasce diurna/serale/notturna e di livello di rumore di 50 decibel per la fascia notturna (22:00-06:00), le due soglie di segnalazione fissate dalla direttiva sul rumore ambientale dell’Unione Europea (direttiva 2002/49/CE).

I danni dell’inquinamento acustico comprendono danni uditivi e danni extrauditivi. Un rumore molto elevato può causare la rottura del timpano, rumori meno forti possono provocare danni uditivi di tipo degenerativo. Una lesione acuta di solito interessa solo l’orecchio più direttamente esposto e causa dolore lacerante all’orecchio, stordimento, diminuzione della capacità uditiva fino alla sordità completa, acufeni (fischi o ronzii nell’orecchio) e vertigini; i disturbi tendono a diminuire col tempo e, anche se a volte il recupero è completo, possono persistere acufeni e deficit uditivi.

I sintomi iniziali della perdita dell’udito o ipoacusia provocata dall’esposizione prolungata al rumore sono acufeni, sensazione di orecchio pieno, mal di testa lieve e senso di intontimento. In seguito, insorgono difficoltà nel comunicare con gli altri e nell’ascolto della radio o della televisione finché il deficit uditivo diventa manifesto. La rumorosità degli ambienti di vita delle società industrializzate può causare un progressivo innalzamento della soglia uditiva, un fenomeno detto “socioacusia”. Tra le cause di socioacusia vi sono alcuni sport, come gli sport motoristici, e l’ascolto della musica ad alto volume in cuffia o dal vivo in discoteca o ai concerti, a cui sono esposti in modo particolare i giovani. Il rumore può agire come elemento di stress e in quanto tale attivare diversi sistemi fisiologici inducendo tra l’altro un aumento della pressione arteriosa, modificazioni del ritmo cardiaco, vasocostrizione e alterazioni a carico del sistema nervoso, del sistema endocrino e del sistema immunitario.

Le stime dell’EEA parlano di 12.000 morti premature e 48.000 nuove diagnosi di cardiopatie ischemiche all’anno legate all’inquinamento acustico. Questo tipo di inquinamento sarebbe causa di forte fastidio cronico per 22 milioni di persone e di forti disturbi cronici del sonno per 6,5 milioni di persone. Livelli elevati di rumore renderebbero inoltre più difficile l’apprendimento scolastico dei bambini in quanto l’esposizione al rumore influisce negativamente sullo svolgimento delle attività di tipo cognitivo, sull’attenzione, sulla produttività e sul rendimento. Anche se il rumore non è considerato una causa di malattia mentale si suppone che possa accelerare e intensificare l’evoluzione di disturbi mentali latenti.

 

COME DIFENDERSI

Per prevenire i potenziali danni provocati dall’inquinamento acuto bisogna evitare quanto più possibile di esporsi al rumore. Alcuni comportamenti utili sono:

  • non ascoltare la musica ad alto volume, specialmente utilizzando le cuffie
  • preferire elettrodomestici “silenziosi” (oggi le etichette dei frigoriferi, ma spesso anche quelle di altri elettrodomestici, riportano la rumorosità dell’apparecchio quando è in uso)
  • scegliere un arredamento interno che assicuri un buon confort acustico, considerando per esempio che le superfici porose hanno migliori capacità di assorbire il suono
  • tenere chiuse le finestre in prossimità di strade trafficate, installando degli infissi adeguati, meglio se con i doppi vetri
  • isolare acusticamente l’edificio con pannelli fonoassorbenti, in particolare se si trova in aree molto rumorose, come vicino a un aeroporto.

Oltre ad evitare di esporvisi è importante contribuire a ridurre l’inquinamento acustico, per quanto in nostro potere, per esempio usando modalità di trasporto poco rumorose come la bicicletta o i veicoli elettrici o spostandosi a piedi. È bene cercare di utilizzare macchine e strumenti con basse emissioni rumorose, effettuando la manutenzione periodica e sostituendoli quando necessario. Chi è esposto per lavoro al rumore deve adottare tutte le misure di sicurezza del caso, tra cui l’uso degli otoprotettori (tappi e cuffie) che filtrano le frequenze sonore pericolose e abbattono il livello di rumore.


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