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Tumore al seno

Le risposte veloci alle domande più frequenti sul tumore al seno

Attraverso l'autopalpazione è possibile sentire aumenti di consistenza e noduli. Altri sintomi possono essere rientranze e retrazioni della cute, eczemi e secrezioni dal capezzolo e ingrossamento dei linfonodi sotto l'ascella.

La possibilità di superare la malattia dipende da molti fattori quali la tipologia di tumore al seno e il grado di diffusione. Se il tumore al seno viene diagnositicato in fase precoce, quando la malattia non è ancora in metastasi, le probabilità di guarigione sono superiori al 90%.

Tra le diverse tipologie di tumore al seno, quello con minori opzioni terapeutiche è il triplo negativo. Il nome triplo negativo deriva dal fatto che in questo specifico tipo di tumore al seno, a differenza di altri tumori mammari, le cellule non possiedono sulla loro superficie tre principali bersagli terapeutici: il recettore degli estrogeni, quello dei progestinici e l’iperespressione di HER2. L’assenza di questi target rende dunque questa neoplasia particolarmente difficile da trattare. 

Il tumore al seno è la neoplasia più diffusa tra le donne. In Italia si registrano, ogni anno, 57 mila nuovi casi. Le probabilità di sviluppare la malattia aumentano con l'età. Il 75% dei casi di tumore al seno è correlato a fattori di rischio quali età, sovrappeso, fumo, consumo di alcol e scorretta alimentazione. Il 15% delle nuove diagnosi ha origine genetica, ovvero le persone che lo sviluppano possiedono delle mutazioni nei geni BRCA che le rendono più a rischio. Ereditare una mutazione aumenta le probabilità di malattia.

La cura del tumore al seno dipende dal tipo di neoplasia e dal suo grado di evoluzione. Quando il tumore è localizzato si utilizza la chirurgia per rimuoverlo. Prima, in base alle caratteristiche, si può somministrare anche la chemioterapia per ridurre le dimensioni del tumore e operare al meglio. Dopo la rimozione, in determinati casi, si procede alla chemioterapia adiuvante per ridurre al minimo il rischio di recidiva. Può essere abbinata anche alla radioterapia. Nei casi di malattia metastatica si possono utilizzare diverse strategie quali la combinazione di chemioterapia, farmaci a bersaglio molecolare e immunoterapia.

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