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Alimentazione
Fabio Di Todaro
pubblicato il 13-05-2016

La restrizione calorica fa bene anche a chi è normopeso



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Oltre a prevenire le malattie croniche, la restrizione calorica riduce lo stress, migliora i livelli di umore, la qualità del sonno e l’attività sessuale

La restrizione calorica fa bene anche a chi è  normopeso

La restrizione calorica, col suo ventaglio di benefici nella prevenzione delle malattie neurodegenerative, cardiovascolari e oncologiche, era già tornata d’attualità nelle scorse settimane.

Adesso uno studio pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine estende i benefici anche alle persone non obese, valutando alcuni parametri in grado di misurare la qualità della vita: come i livelli di umore, la qualità  del sonno e l’attività sessuale.

Ridurre l’energia assunta attraverso gli alimenti può contribuire anche a migliorare questi aspetti.

Più giovani e sani con la dieta che «mima» il digiuno


BENEFICI ANCHE PER CHI NON DEVE PERDERE PESO

La conferma giunge dal lavoro di un gruppo di ricercatori statunitensi che hanno arruolato in tre centri universitari (Durham, Boston e Saint Louis) 220 uomini e donne con indice di massa corporea compreso tra 22 e 28: dunque alcuni normopeso e altri sovrappeso.

Età media: 38 anni. Gli studiosi hanno suddiviso le persone in due gruppi: uno che per due anni ha seguito una dieta con un taglio delle calorie pari al 25 per cento, l’altro che non ha mutato di una virgola la sua dieta (gruppo di controllo). Le risposte a tre questionari - all’inizio dello studio, dopo uno e due anni – hanno svelato in prima battuta un drastico calo dei chili in eccesso nel primo gruppo: 16,7 chili (in media), rispetto al chilo perso in meno di due anni dai soggetti inseriti nel gruppo di controllo.

Ma, ed è qui la novità per le persone normopeso, chi era sottoposto a una dieta «ristretta» ha segnalato un generale miglioramento dell’umore e una riduzione dei livelli di stress.

A ciò occorre aggiungere una vita di relazione e sessuale più soddisfacente, un miglioramento della qualità e della durata del sonno.

RESTRIZIONE CALORICA: MANGIARE MENO PER VIVERE DI PIU’

 

LE PROVE A SOSTEGNO DELLA RESTRIZIONE CALORICA

Lo studio conferma, come anche Umberto Veronesi ripete da tempo, che mangiare meno è un valido supporto alla salute non soltanto delle persone obese, ma anche di coloro che sono in buona condizione fisica. Nel tempo sono stati provati, prima su modello animale e poi sull’uomo, effetti protettivi nei confronti delle malattie neurodegenerative e di quelle cardiovascolari.

A guadagnarne di conseguenza è la longevità, a patto che si riesca a ridurre l’apporto calorico di quasi un terzo, soprattutto nella seconda fase della vita. Si sa anche che una dieta equilibrata è un valido supporto nella prevenzione dei tumori, così come nell’affiancamento alle terapie oncologiche.

Al tema la Fondazione Umberto Veronesi ha dedicato due appositi quaderni, scaricabili gratuitamente dopo essersi registrati al sito: uno dedicato ai malati oncologici adulti, l’altro ai bambini colpiti da un tumore. Segno che il ruolo e l’attenzione rivolta dagli specialisti all’alimentazione vive una fase di costante ascesa. è bene però precisare che il digiuno va comunque controllato, onde evitare spiacevoli ripercussioni.

Al tema lo scorso anno la rivista scientifica Cell ha dedicato un approfondimento, con indicazioni chiare rivolte ai consumatori. Sotto il cappello della restrizione calorica rientrano la riduzione dell’apporto proteico, la progressiva sostituzione della proteine di origine animale con quelle di origine vegetale e l’assunzione di cibo soprattutto nelle prime ore della giornata.

Non sarà l’elisir di lunga vita, ma seguendo questi consigli possiamo iniziare a vivere meglio.

Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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