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Cardiologia
Serena Zoli
pubblicato il 31-03-2016

Controllare lo stress aiuta a riprendersi dall’infarto



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Aggiungere alla normale riabilitazione cardiologica delle lezioni sull’arte di rilassarsi aiuta a ridurre il rischio di ricadute dal 33 al 18 per cento

Controllare lo stress aiuta a riprendersi dall’infarto

Imparare a controllare lo stress non fa parte della consueta riabilitazione dopo un evento cardiaco negativo, come un infarto o uno scompenso. Eppure, se aggiunto agli esercizi normalmente previsti, migliora non poco la ripresa. Lo afferma una ricerca della Duke University di Durham in North Carolina, pubblicata su Circulation, il giornale dell’Associazione americana del cuore.

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LO STUDIO

Nel controllo effettuato a tre anni di distanza dall’infarto, i ricercatori hanno constatato che problemi come attacco di cuore, ictus, ricorrente dolore al petto tali da richiedere il ricovero in ospedale, o anche casi di morte, si erano verificati per:

  • il 18 per cento dei pazienti che avevano seguito sia la riabilitazione cardiologica sia il programma per il controllo dello stress
  • il 33 per cento dei pazienti che avevano seguito solo la riabilitazione cardiologica
  • il 47 per cento dei pazienti che non avevano seguito né l’uno né l’altro corso.


In questo studio erano stati coinvolti 151 pazienti di età 36-84 anni che erano stati divisi a caso in due gruppi. Il primo ha seguito per 12 settimane il programma completo di riabilitazione, il secondo gruppo ha ricevuto la stessa riabilitazione più un’ora e mezzo alla settimana di un corso collettivo per il controllo dello stress. Infine, come gruppo di controllo, erano stati considerati 75 pazienti che non si erano sottoposti a nessun programma riabilitativo o anti-stress.

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LA GIUSTA RIABILITAZIONE

Il ricercatore James A. Blumenthal, professore di Psichiatria e di Scienze del comportamento, spiega che i risultati di questo studio alla Duke University contrastano con i dati di una recente indagine britannica secondo la quale la riabilitazione cardiologica non aggiunge peso al trattamento medico del cuore e che un corso di controllo dello stress non ha alcun effetto. Spiega, però, Blumenthal, che nella ricerca britannica la riabilitazione cardiaca era stata fatta una o due volte alla settimana per 6-8 settimane. Invece nel caso americano la riabilitazione aveva coinvolto i pazienti in esercizi aerobici per tre volte alla settimana per 12 settimane, ed erano state impartite lezioni sull’alimentazione; in più i malati erano stati aiutati a smettere di fumare.

Serena Zoli
Serena Zoli

Giornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Sera, autrice del libro “E liberaci dal male oscuro - Che cos’è la depressione e come se ne esce”.


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